Le parole del prefetto

“Cose di questo genere non dovrebbero avvenire, non sono comportamenti civili e dispiace sempre assistere a certi spettacoli. Purtroppo spesso questi tifosi stranieri arrivano in ordine sparso, non è sempre facile seguirne gli spostamenti. La Questura ha messo in campo i servizi necessari per tutelare l’ordine pubblico, c’è stata una programmazione seria nei giorni scorsi, come si fa sempre per gli eventi di questo tipo. Non c’è stata sottovalutazione, si è fatto tutto il possibile per evitare incidenti o contatti con i tifosi laziali”. Sulla collaborazione con la polizia tedesca: “La verità è che spesso le polizie straniere non collaborano con le forze dell’ordine italiane e questo impedisce a chi mette a punto i piani della sicurezza di conoscere tutti i dettagli, soprattutto sui soggetti più pericolosi. Non è facile pianificare, se mancano alcuni elementi importanti di valutazione. Non è affatto facile, almeno quando parliamo di cittadini dell’Unione europea, per cui vale, come si sa, la libertà di circolazione, c’è il trattato di Schengen. Non si può proibire a un tedesco o a un francese di viaggiare in Italia”.



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