Il dibattito Lotito – tifosi continua.Prova ad inserirsi il responsabile della comunicazione Stefano De Martino, che ai microfoni di Radio Radio ha cercato di fare chiarezza: “Spesso le valutazioni sul presidente si fanno sulla simpatia e sull’antipatia. Spesso i dibattiti si accendono più che sui numeri, sul fatto che non c’é una simpatia nei suoi confronti. Perché non è venuto al 12 maggio? Questo va chiesto a lui. Io penso che quella giornata è stata fantastica, ha toccato i cuori dei tifosi della Lazio. Quando la società ha parlato con gli organizzatori si è messa a disposizione. La disponibilità della Lazio c’è sempre, in quel caso si festeggiava lo Scudetto del ’74. Lunedì abbiamo festeggiato Fiorini, nella stessa porta di Lulic. Sono giornate importanti, speriamo di viverne ancora tante altre. Quei momenti ti portano a gioire e a riflettere”.
Poi on air vengono letti qualche sms diretti alla società: “I messaggi che avete letto, esprimono il dissenso della gente, delle contestazioni. Nulla che io non sappia. Aldilà dei bilanci, in questo momento, c’é questo approccio nei nostri confronti. Io non vivo in un castello, ma a Roma, incontro gente per strada che mi chiede e mi domanda. Spesso mi confronto con i tifosi. Non c’é nessun muro contro muro, ripartiamo insieme confrontandoci. Anche con l’aiuto delle persone che raccontano la Lazio ogni giorno. Il mio invito é questo, non dico che va tutto bene, solo perché lavoro nella Lazio. In questi anni sono state fatte tante cose importanti, ne ho spesso anche la testimonianza anche dai colleghi di altre società. Che ci sia questo sentimento é molto chiaro… Oltre la consapevolezza però c’é anche la volontà. Bisogna accorciare le distanze e ripartire insieme. La Lazio con lo stadio vuoto ha sicuramente meno impatto. I calciatori restano due, tre anni, poi cambiano, la società resta”.
Ci potrebbe essere una soluzione per De Martino: “La voglia di ripartire con energie nuove c’é, prima da tifoso e poi da dirigente. Dopo una stagione deludente, c’é un clima simile a una sorta di amore tradito, e quindi é normale ci sia un po’ di livore, ma bisogna superarlo. La volontà della società é stata resa più chiara negli ultimi giorni, oggi si riparte già dal ritiro con un nuovo campionato. La prima riflessione é stata fatta proprio lunedì (durante la presentazione dell’Academy, ndr). Io conosco il pensiero del Presidente, l’aiuto chiesto da lui, é richiesto sul piano emozionale. Lui é un ‘capoccione’, lo dico affettuosamente, riesce a lasciarsi andare completamente solo tra quattro mura. Ciò che é successo in questi anni lo ha molto indurito. C’è stata una grande opera di risanamento, ma questo non gli viene riconosciuto e l’uomo Lotito è stato molto allontanato dagli eventi. Umanizzarsi e dar più sfogo ai sentimenti é stato il più grande limite del presidente”.
Infine chiosa finale sul mercato: “Il mercato qui non si chiude mai, ci sono idee chiare, la volontà di far bene, riscattare la stagione appena conclusa. Si sta lavorando 24 ore su 24, poi il campo dirà se la Lazio ha fatto bene. Bisogna però recuperare un clima, sempre a medio termine. Amiamo tutti la stessa donna, ripartiamo insieme, avviciniamo queste mani che ora sono ancora distanti”.
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