72 partite, 14 gol, un campionato, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Supercoppa Europea con la maglia della Lazio, una carriera con trionfi in Europa e America.
Adesso è il presidente dell’Estudiantes, dopo una parentesi da Direttore Sportivo, ma quando tra i laziali pronunci il nome di Juan Sebastian Veron si scatenano sentimenti di emozione e di ricordo, ricordi di una Lazio che era e che tanto ha dato negli ultimi cinque anni dell’era Cragnotti, uno dei tanti archi nella freccia di Eriksson e da scoccare quando si trattava di un calcio di punizione in alternativa al cecchino Mihajlovic.
A distanza di quasi 10 anni, quando lasciò l’Europa per tornare in patria, la Brujia sta meditando l’ipotesi di un torneo a La Plata con le squadre dove ha dato e ricevuto tanto in carriera: “Più che un match di addio abbiamo in programma di portare qui le squadre in cui ho giocato. Sarebbe stupendo poter ospitare il Manchester United, l’Inter e la Lazio”.
Per noi, se coronasse questo sogno, non sarà un torneo qualunque, ma un riconoscimento importante per un uomo e un calciatore importante che ha fatto tanto per il calcio mondiale e, in casa nostra, per la prima squadra della Capitale.
Buena suerte, campeon!
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