I numeri e le statistiche parlano chiaro: Ciro Immobile è senza ombra di dubbio il centravanti italiano più prolifico degli ultimi anni, motivo per il quale il suo nome anche quest’anno non può mancare nelle quote sul prossimo capocannoniere della Serie A. Da quando è arrivato alla Lazio, precisamente nel 2016, il calciatore partenopeo ha registrato numeri pazzeschi, diventando un vero e proprio incubo per tutte le difese avversarie. La sua storia in Serie A inizia ben 13 anni fa, quando con la maglia della Juventus esordisce contro il Bologna subentrando ad Alessandro Del Piero. Nel corso dell’annata successiva, pur non segnando nemmeno un gol, riesce a fare il suo esordio sia in Champions League sia in Coppa Italia. L’inizio della sua carriera non si rivela essere affatto semplice, anche perché nella stagione 2010-2011 non riesce ad integrarsi perfettamente negli schemi del Siena, squadra che a quel tempo militava in Serie B e che aveva acquisito in prestito le prestazioni del bomber azzurro. Non appena 6 mesi dopo, infatti, viene ceduto in prestito al Grosseto, dove giocherà solamente per un altro semestre.
La sua consacrazione avviene nell’annata successiva, quando a chiamarlo è il Pescara di Zeman, Insigne e Verratti. Con i suoi gol, 28 per la precisione, contribuisce in maniera decisiva alla promozione degli abruzzesi in Serie A, diventando l’attaccante più prolifico in una sola stagione nella storia del club. Ceduto a titolo definitivo al Genoa, la sua esperienza con il club ligure si conclude con 5 gol in 34 presenze nella massima serie italiana. La svolta sarà il passaggio al Torino nella stagione successiva, infatti, con 22 reti segnate, Immobile non solo conduce la squadra allenata da Ventura in Europa League, ma vince anche il titolo di capocannoniere del campionato. In questo modo attira l’attenzione dei club esteri, tra cui anche il Borussia Dortmund, che sbaraglia la concorrenza e si aggiudica le prestazioni del calciatore. In Germania Immobile non riesce ad esprimersi sugli stessi livelli di Torino, tanto che a fine stagione viene ceduto in prestito con obbligo di riscatto al Siviglia.
In Spagna il rendimento è soddisfacente, ma non abbastanza da convincere gli andalusi ad acquistarlo a titolo definitivo. A questo punto, a gennaio 2016 l’attaccante azzurro viene nuovamente ceduto in prestito al Torino, dove giocherà gli ultimi 6 mesi di quella stagione. Il 27 luglio 2016, rientrato in Spagna dal prestito, il Siviglia annuncia la cessione a titolo definitivo alla Lazio. Immobile si ambienta immediatamente e sigla ben 26 gol, seguiti dalle 29 reti della stagione successiva, che gli permettono di vincere il titolo di capocannoniere insieme a Mauro Icardi. La stagione 2018-2019 non è rosea come le altre, ma il numero 17 biancoceleste segna comunque 15 gol, alzando, dopo la Supercoppa Italiana vinta l’anno prima, anche la Coppa Italia.
L’annata successiva viene disputata su livelli pazzeschi, considerati i 36 gol in campionato che gli permettono di vincere la Scarpa d’Oro e di eguagliare il record stabilito quattro anni prima da Gonzalo Higuain, in qualità di miglior realizzatore di reti in una singola stagione di Serie A. Nell’ultima stagione disputata, con 27 gol all’attivo, diventa il miglior marcatore della storia della Lazio e il primo giocatore italiano a vincere per quattro volte la classifica marcatori.
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