Zero punti e tanta rabbia. La Lazio cade 2-0 a Marassi contro un buon Genoa, ma reclama per un rigore negato nella ripresa sullo 0-0. Ora i biancocelesti si ritrovano ottavi in classifica, superati dall’Atalanta. Dopo i progressi visti contro il Milan, la squadra di Reja ha perso brillantezza consentendo ai rossoblù di rialzare la testa dopo un periodo di flessione (un solo successo nelle precedenti sei giornate). Il tecnico friulano ha stupito in avvio schierando Mauri finto centravanti, affiancato da Candreva e Keita. In mezzo al campo, a fare filtro e ripartire, il trio Gonzalez-Ledesma-Onazi. Gasperini risponde con l’esperienza di Gilardino e l’ex Sculli. Le scelte danno ragione al tecnico rossoblù, perché in avvio i liguri sono molto aggressivi e vanno vicini al vantaggio in un paio di occasioni (dopo pochi secondi Sturaro sfiora al palo, al 4’ Motta di testa impegna Berisha). Con il passare dei minuti, però, la Lazio cresce e prende campo. Al 16’ un rimpallo favorisce Mauri che appena dentro l’area ci prova con il destro. Potenza senza precisione, palla alta. La squadra di Reja ci crede e attacca. Al 35’ il Genoa rischia grosso. Keita scatta sull’esterno, entra in area e fa partire un diagonale che Motta devia verso la porta. Bravissimo l’ex Bizzarri a respingere con il piede. Gasperini è arrabbiato con i suoi e nella ripresa cambia. Fuori De Ceglie e Cofie, dentro Centurion e Fetfatzidis. La Lazio però continua ad essere più pericolosa in attacco. Al 12’ Gonzalez si inserisce centralmente ma il suo tiro è troppo debole per impensierire Bizzarri. Poco dopo un caso che farà discutere. Contatto tra Mauri e Centurion nell’area rossoblù, la Lazio chiede il calcio di rigore ma Peruzzo lascia correre. Neanche il tempo di protestare che il Genoa trova il gol. Al 20’, infatti, Sculli scatta in profondità e serve facilmente Gilardino. L’attaccante ha il tempo di prendere la mire e di battere Berisha. Il portiere biancoceleste si riscatta poco dopo salvando ancora sull’ex Bologna. La Lazio no ci sta e prova a rientrare in partita. Reja manda in campo Helder Postiga, Felipe Anderson e Perea ma non basta. Al 38’ Fetfatzidis batte Berisha e chiude la partita. Nel finale, piuttosto nervoso, Ledesma viene espulso per proteste
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