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Inter-Lazio, Sarri in conferenza stampa: “Il contratto? Se arriva lo firmo”
Vigilia di serie A in casa Lazio. Prima della partenza verso Milano per la sfida di domani contro l’Inter, mister Sarri ha parlato in conferenza stampa, queste sono le sue dichiarazioni:
Con l’Empoli difesa poco lucida e caparbia davanti. Quale delle due è la vera faccia della Lazio?
“Tutte e due sono facce della Lazio, mi dispiace che il risultato infici sul giudizio della prestazione. La Lazio ha fatto una gara di grandissima qualità, ha creato tantissime azioni con grande pulizia, la prestazione è stata inficiata dalle disattenzioni difensive che ci sono costate 2 punti”.
Zaccagni può diventare un uomo chiave?
“Chiaro di sì, da agosto ha avuto contrattempi che l’hanno rallentato, poi è entrato in condizione fisica e mentale, ed è anche entrato nei nostri meccanismi. Sta facendo bene, lascia la sensazione di avere ancora margini di crescita”.
Riflessioni sulla gara di domani?
“Gara difficile, vorrei vedere coraggio di affrontare una squadra forte e con numeri straordinari in uno stadio non semplice, ci vuole coraggio senza retropensieri”.
La Lazio ha incassato tantissimi gol nel primo quarto d’ora. Questione di singoli o di movimenti di squadra?
“Stiamo facendo qualche errore di troppo, individuale e di reparto. Non mi riferisco solo ai quattro difensori, se vediamo le azioni da cui nascono i gol gli errori sono anche degli attaccanti e dei centrocampi. Abbiamo qualche problema di approccio, ci stiamo lavorando, non penso che abbiamo sottovalutato l’Empoli, ha numeri in trasferta che se ripetuti in casa sono da Champions. Il primo gol è casuale, il secondo no, lo vedo troppo spesso in allenamento, è frutto di un nostro difetto che si nota anche durante la seduta. Prendiamo il primo e subito il secondo, qualcosa nel dna da estirpare”.
Il sostituito di Acerbi all’andata fu Patric, messo su Dzeko. Leiva può essere una soluzione?
“Patric su Dzeko? Non ricordo di avere assegnato queste marcature. Leiva il centrale potrebbe pure farlo, mi sembra lo abbia fatto al Liverpool, soprattutto in una stagione ha giocato mi sembra più lì che a centrocampo. Lucas è un ragazzo talmente intelligente che lo può fare. Radu ci ha dato segnali, giusto prenderlo in grande considerazione in questo momento”.
Come sta Basic? Approccio al 2022 di Felipe Anderson?
“Basic sta bene, non aveva un problema muscolare. Solo un problema alla zona pubica, senza nessun problema muscolare. In 3-4 giorni sembra che si sia quasi azzerato il dolore, sta bene. Un papabile per domani. Su Felipe sapete cosa penso, giocatore fenomenale, bisogna anche accettare il difetto dei suoi momenti no. Il problema è che non abbassa il rendimento in certi casi, lo riduce in maniera drastica. Diventa un giocatore straordinario in certi momenti, in allenamento negli ultimi giorni sembrava lui al 100% mentalmente e fisicamente, sarebbe ancora più straordinario se si riuscisse magari non azzerare gli up and down, ma almeno a mitigarli”.
Come mai Patric con l’Empoli e non Radu? Vede il romeno più terzino?
“Radu ha fatto meglio da terzino nelle ultime partita, il primo pensiero è stato quello. Stefan è un giocatore di esperienza, non penso sia un grandissimo problema fargli fare anche il centrale, mi dà la sensazione di stare bene fisicamente”.
Contratto è arrivato e firmerà sicuramente o c’è qualcosina ancora da definire?
“Non lo so se è arrivato o meno, non chiamo il mio avvocato il giorno prima della partita, se arriva si firma”.
Il ko di Acerbi può cambiare le priorità sul mercato? Quali riflessioni in corso?
“Non so l’infortunio di che entità sia, se non passano 2-3 giorni è difficile valutare. Non lo so in questo momento. Non si parla tutti i giorni di mercato, c’è da stare sul pezzo sulle partite, non lo so se in questo momento vanno valutate altre situazioni. Lunedì faremo le valutazioni del caso”.
Il suo punto di visto sul momento Covid-campionato?
“Un aspetto che in questo momento riguarda la vita di tutti, non solo i calciatori e lo sport e basta. Se è una pandemia pericolosa il lockdown deve essere totale. Oppure si declassa a influenza e si sta a casa. Non vedo tante altre soluzioni, spero solo che non si arrivi allo stadio chiuso, è un’esperienza che ho vissuto e che fa passare la voglia di andare in campo anche a chi ha una passione feroce come me”.
Le ultime da titolare di Luis Alberto sono contro Udinese ed Empoli, quattro e tre gol presi. È un segnale?
“Non lo so. In parte. Con l’Udinese abbiamo preso 3-4 contropiedi in campo aperto, ma nell’ultima con l’Empoli abbiamo preso 3 gol a squadra schierata, la vedo difficile parlare di sbilanciamento con tutti i giocatori sotto la linea della palla. Questo squilibrio non ha inciso nelle reti prese nell’ultima gara, c’è qualcosa che va oltre a questo”.
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