Sembra proprio così, un luna park, la Lazio di Simone Inzaghi continua a stupire,contro la Fiorentina va sotto, poi pareggia, poi torna sotto, poi la riprende, ed infine la vince, una vera e propria giostra del gol, quella a cui abbiamo assistito ieri sera all’ Artemio Franchi di Firenze.
Un 3-4, emozionante che ha mostrato ancora una volta il coraggio, la grinta, la forza del gruppo e la determinazione di questa squadra, che nonostante lo svantaggio di 2-0 firmato Veretout su punizione al 16′ e su calcio di rigore al 31′, con un’espulsione ingiusta nei confronti di Murgia (preceduta da quella del portiere viola Sportiello al 7′, per un mani fuori area), che subisce il fallo da parte di Chiesa, ma incredibilmente viene mandato sotto la doccia dall’arbitro Damato per fallo da ultimo uomo, ed un calcio di rigore netto negato per un fallo di Biraghi su Lucas Leiva, la Lazio riesce prima ad accorciare le distanze con la perla di Luis Alberto su calcio di punizione al 39′, poi a pareggiare i conti con l’incornata vincente di Martìn Caceres al 45′, alla prima gioia in biancoceleste, che manda le squadre a riposo sul 2-2.
Nel secondo tempo la viola torna avanti ancora con Veretout che infila Stakosha con un diagonale mancino al 54′,tripletta per lui, ma è ancora Lazio al 69′, Felipe Anderson con un bolide da fuori area fulmina Dragowsky, e porta i capitolini sul 3-3 , al minuto 73 la Lazio si porta in vantaggio, con il gol di Luis Alberto, che raccoglie un cross basso di Marusic, e in scivolata mette dentro il gol del definitivo 3-4, doppietta per lo spagnolo.
La Lazio soffre, ma vince una gara incredibile, condizionata per l’ennesima volta da episodi arbitrali avversi, ma è più forte di tutto e di tutti, ottiene una vittoria fondamentale per continuare a coltivare quel sogno chiamato Champions League.
Una Lazio pazza, quella di Simone Inzaghi, una squadra che diverte, emoziona e fa gioire i propri sostenitori, fedelissimo al suo 3-5-1-1 creato sul gioco propositivo sempre e comunque, quasi mai volto al contenimento, sprigionando tutto il suo potenziale offensivo con i suoi quattro tenori: Luis Alberto, Felipe Anderson, Milinkovic-Savic e Ciro Immobile, un mix di qualità,tecnica, velocità, potenza dirompente e senso del gol, un cocktail perfetto per emozionare e far divertire tutti gli appassionati di questo sport.
Ed è proprio così che la Lazio sta conquistando tutti, come fece a suo tempo il mitico Foggia di Zdeněk Zeman, che portò il suo calcio ad ogni latitudine, con una mentalità offensiva e la famosissima difesa a zona, uno spettacolo puro,con il suo 4-3-3 il tridente composto da: Signori, Rambaudi e Baiano che fa impazzire tutti, una girandola di emozioni e di gol che fece letteralmente innamorare la Foggia calcistica, da qui fu coniato il nome “ZemanLandia“, che rese famoso il calcio del tecnico boemo, esportando nel corso degli anni la sua mentalità e continuando ad insegnare il suo calcio con squadre molto più blasonate, come la Roma ed appunto la Lazio.
Simone Inzaghi, il nuovo Zeman? Beh, diciamo che non è proprio così, perchè il modulo di gioco è profondamente differente, ma sicuramente li accomuna la mentalità del “segnare sempre un gol in più dell’avversario”, celebre frase del tecnico boemo, che però è uscita più volte anche dalla bocca del tecnico piacentino.
Quale può essere il punto debole di questa squadra? Numeri alla mano certamente la difesa, già perchè la Lazio segna si moltissimi gol, ma ne subisce altrettanti, infatti risulta essere il miglior attacco della Serie A, con 79 gol fatti, e uno tra i migliori cinque d’Europa, ma di contro ha subito 43 gol, circa una ventina in più delle dirette concorrenti per un posto in Champions League, come Roma e Inter, una discrepanza abbastanza ampia tra l’ottima fase offensiva e la rivedibile fase difensiva, dettata anche e soprattutto dalla spregiudicatezza che contraddistingue la Lazio targata Simone Inzaghi, e la voglia di non accontentarsi mai, ma che a volte farebbe bene anche a pensare a non prenderle, vedi i maledettissimi 4 minuti della notte di Salisburgo, che sono costati alla Lazio l’eliminazione dall’Europa League, ma nonostante le molte reti subite, la compagine biancoceleste è ancora in piena corsa per il quarto posto che significherebbe Champions League diretta.
E’ una questione di mentalità, infatti se andiamo ad analizzare i dati, nel corso delle due stagioni complete di mister Inzaghi, escludendo le ultime 6 partite della parentesi post Pioli, sono molte le gare finite in goleada, oppure con punteggi pazzi, in ordine cronologioco dalla stagione scorsa:
Atalanta-Lazio 3-4 , Pescara-Lazio 2-6, Lazio-Palermo 6-2, Lazio-Sampdoria 7-3, Lazio-Sassuolo 6-1,
Benevento-Lazio 1-5, SPAL- Lazio 2-5, Lazio-Chievo 5-1, Lazio-Benevento 6-2, Fiorentina-Lazio 3-4
Partite divertenti, è riduttivo, diciamo mirabolanti ed a tratti rocambolesche, per la gioia dei tifosi sugli spalti, per gli occhi soddisfatti dei tifosi compiaciuti sul divano; mettetevi comodi davanti alla TV, insomma un parco divertimenti biancoceleste, siete tutti invitati, mettetevi in fila al botteghino, salite sulle montagne russe con l’aquila sul petto, ci sarà da divertirsi, Simone Inzaghi e la sua Lazio vi aspettano, il divertimento è garantito.
Accorrete gente, accorrete numerosi, InzaghiLandia vi aspetta.
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