Caso Juan Bernabè: la Lazio rescinde il contratto del falconiere dopo il video controverso

La S.S. Lazio ha comunicato ufficialmente la risoluzione immediata del contratto con Juan Bernabè, storico falconiere biancoceleste, a seguito di un video e alcune dichiarazioni ritenute inaccettabili dalla società. Il filmato, che ha suscitato indignazione tra tifosi e opinione pubblica, mostra immagini esplicite legate a un intervento chirurgico per l’impianto di una protesi peniena.

Il comunicato ufficiale della Lazio

Nel comunicato, la società ha espresso la propria posizione:

“La S.S. Lazio S.p.a., allibita nel vedere le immagini fotografiche e in video del sig. Juan Bernabè e nel leggere le dichiarazioni che le hanno accompagnate, comunica di avere interrotto, con effetto immediato, ogni rapporto con costui, attesa la gravità del suo comportamento. La Società si rende conto del dolore, peraltro condiviso, che ai tifosi provocherà la perdita dell’aquila nelle prossime gare casalinghe, ma ritiene che non è possibile essere associati, tutti, per di più con il simbolo storico dell’aquila, ad un soggetto che, con la sua iniziativa, ha reso inammissibile la prosecuzione del rapporto”.

La reazione dei tifosi

Anche il tifo organizzato ha preso le distanze con un comunicato duro pubblicato sui social, condannando le azioni di Bernabè e invitandolo a non tornare nei luoghi simbolo della tifoseria biancoceleste.

“Il simbolo di una storia più che centenaria non è un bene personale da sfruttare a proprio piacimento e per proprio tornaconto. Lo esortiamo a non azzardarsi a mettere piede in Curva Nord.”

Dichiarazioni controverse

Prima del licenziamento, Bernabè aveva rilasciato un’intervista a La Zanzara su Radio 24, parlando apertamente dell’intervento chirurgico e del suo stile di vita. Tra le dichiarazioni più discusse, l’ammissione di ammirazione per Benito Mussolini e un atteggiamento disinvolto riguardo alla pubblicazione del video:

“Ho fatto l’intervento per migliorare le mie prestazioni sessuali… Non sono pentito, è una questione privata”.

La vicenda ha gettato un’ombra su una figura legata a uno dei simboli più rappresentativi della Lazio, l’aquila Olympia. La società ha scelto una linea dura per tutelare la propria immagine e i valori storici del club.



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