Calciomercato Lazio
Kakuta non verrà riscattato
Incompiuto. Gael Kakuta è un classe ’91, l’età è sua alleata. Quando Don Balon ti inserisce nella lista dei migliori prospetti, quando i giovanotti del Lens con lui in campo perdono una partita in otto anni, quando il Chelsea fa carte false – è proprio il caso di dirlo – per impossessarsi del suo talento, quando sei una stella di tutte le rappresentative giovanili francesi, la strada non si mette necessariamente in discesa, anzi. Il fardello della pressione, per un ragazzo designato come ‘prescelto dalla divinità calcistica’. Rapidità impressionante, dribbling ubriacante, un sinistro chirurgico. Il menù è appetitoso, ma i clienti sono sempre scontenti.
NIENTE RISCATTO – La Lazio è la prima vera opportunità importante dopo una lunga serie di prestiti dal Chelsea. Fulham, Bolton, Digione, Vitesse. Poi la chiamata dei biancocelesti, dopo tanti colpi a vuoto. Ultimo giorno del mercato invernale. Veni, vidi e sostituisco Hernanes. Non è il semplice compitino. Prestito gratuito semestrale con diritto di riscatto fissato a 3.5 milioni di euro, un affare orchestrato dall’Avvocato Claudia Pastorello, moglie dell’agente Federico Pastorello, da sempre vicino all’ambiente biancoceleste (le è stato commissionato anche Helder Postiga, ndr). Dopo tre mesi il suo riscatto è pressochè impossibile. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione e confermato da alcune fonti vicine al giocatore, Kakuta non avrebbe convinto la dirigenza con le sue prestazioni e viceversa l’ipotesi di un futuro in biancoceleste non alletta il ragazzo, che ha registrato ingenti problemi di adattamento. L’impatto con il calcio italiano è stato quantomeno complicato: la tecnica di base è indiscutibile, ma Reja ha avuto difficoltà nel collocarlo all’interno del contesto tattico. Kakuta nell’ultima stagione al Vitesse si era ben comportato, ma il contesto era sicuramente diverso: difese molto alte, tridenti a trazione offensiva, compiti difensivi meno massacranti per gli esterni. I numeri mostrati in allenamento sono indiscutibili, ma non bastano. Il mister lo ha inserito anche nella lista per l’Europa League, ma non ha concesso molto spazio al francese: 5 minuti in campionato, uno spezzone in Europa contro il Ludogorets ed una lunga serie di n.e. Bottino magro, anche se a sinistra la vita non è semplice con due frecce appuntite come Keita e Lulic.
ULTIMO TRENO? – Ancelotti ai tempi del Chelsea lo aveva definito così: “Non ho mai visto un talento del genere già alla sua età. Forse non ha la giusta potenza, ma tecnicamente è un giocatore già pronto“. Una descrizione che si adatta a diversi contesti, ma forse non alla Serie A, dove bisogna tener botta ai contrasti ed esser disciplinati tatticamente, pena la possibile non riconferma di un ragazzo che dà del tu alla sfera. “Vedrete quanto è forte“ – assicurava Tare, giudizio inconfutabile ma forse serve altro. Reja non a caso sembrava più rammaricato dal mancato arrivo di Biabiany a margine del gong del mercato invernale. I tifosi, distrutti dalla cessione di Hernanes, commentavano sarcastici in rete un rigore calciato alle stelle ai tempi del Vitesse. Difficile, se non impossibile, sostituire il Profeta nel cuore dei tifosi e nei meccanismi di squadra. Ma il risultato è stato ben al di sotto delle aspettative, Kakuta è pronto a dire adieu alla Lazio e alla seconda grande occasione della sua carriera. Nel calcio passare da giovane fenomeno a rimpianto è un’inezia. E’ ora di diventare grandi, un talento cristallino come Gael non può perdere un altro treno…
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