La Lazio è ad Auronzo e Keita no. Nelle ore passate tutti chiedevano del giocatore e si domandavano del perchè non fosse in ritiro con la SS Lazio tanto che alcune testate hanno messo voci in giro scrivendo che l’ex barcellona ha spento il cellulare per non essere rintracciabile.
Quest’oggi proprio Keita, attraverso il suo profilo Twitter ha spiegato la motivazione:
“Amici della Lazio, in accordo con la società ho deciso di rimandare la partenza per il ritiro. Io amo e rispetto la maglia, ma non posso più accettare il trattamento che mi stanno riservando. Cose promesse e mai mantenute. Scadenze rinviate. Programmi cambiati. Ho parlato più volte con il Presidente e con il Direttore: il mio punto di vista, purtroppo, non interessa a nessuno. Secondo me ci sono due modi di fare le cose. Uno si basa sulla condivisione delle idee e dei progetti, sulla possibilità di crescere insieme costruendo un futuro migliore. L’altro modo, quello scelto al momento, vede una parte della società che cammina da sola, senza ascoltare niente e nessuno. Quando poi si aggiunge qualcuno che dice una cosa e ne fa un’altra… allora bisogna fermarsi. Così non si costruisce, ma si distrugge. Un abbraccio, Keita”.

Dopo Bielsa che si è autolicenziato da Lotito, un Candreva che vuole partire, un Felipe Anderson che vuole solo la nazionale dopo che la società ha provato a negargli Rio, si aggiunge anche Keita anche se personalmente pensiamo che non sia l’unico. L’ambiente è totalmente spaccato, una situazione che da anni invece di migliorare va pian piano degenerando rovinando così il nome prestigioso di 116 anni di storia.



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