ROME, ROMA - OCTOBER 16: SS Lazio coach Simone Inzaghi during the Serie A match between SS Lazio and Bologna FC at Stadio Olimpico on October 16, 2016 in Rome, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)

Big match in vista per la Lazio. Prima di partire per Milano, a parlare è l’ allenatore laziale Simone Inzaghi. Queste le sue dichiarazioni :

Che partita vuole vedere?

“Domani sarà una gara impegnativa, contro una squadra forte, ne abbiamo giocate tante di queste partite, voglio vedere coraggio e tantissima personalità. Troveremo un ambiente carico, uno stadio pieno che cercherà di incitarli sempre. Dovremo essere bravi in queste 24 ore. Ci siamo allenati poco, ma abbiamo analizzato bene”.

Hai ritrovato l’unione?

“Dobbiamo sempre avere i piedi per terra. Non avevo bisogna di ritrovarla, dopo il Cluj avevo detto di essere sereno per quello che avevamo creato. Però dovevamo avere più cattiveria per far sì che gli episodi non condizionassero la partita come contro la Spal e appunto in Romania. Abbiamo riflettuto dopo le due sconfitte, se prese nel modo giusto ci aiuteranno a crescere”.

Sono arrivate correzioni tattiche?

“Avevamo deciso di fare due uscite differenti sulla difesa del Parma. Al di là delle differenze, abbiamo fatto cinque partite mettendo sotto gli avversari, anche se a volte siamo stati più alti o più bassi. I numeri però sono stati schiaccianti. Abbiamo preso 6-7 pali, se al derby non avessimo preso i pali oppure a Ferrara fosse entrato il tiro di Caicedo il risultato magari sarebbe stato diverso. Domenica il tiro di Immobile è andato sul palo ed è entrato, forse perché lo abbiamo voluto. Se giochiamo così, con questa determinazione, gli episodi allora possono venire dalla nostra parte”. 

Quanto importante questo match per la consapevolezza?

“Sono sempre grandissime partite, in passato abbiamo fatto ottime prestazioni in questo stadio. L’Inter ha un grandissimo stadio, ha preso un allenatore di livello, giocheremo con consapevolezza e alla grande la nostra partita”. 

Cosa manca alla Lazio per il salto definitivo?

“Forse di rimanere sempre umili e concentrati. Il campionato si è livellato verso l’alto, ogni partita bisognerà affrontarla con il massimo della concentrazione”.

C’è orgoglio nello sfidare Conte? Che rapporto c’è tra di voi?

“Senz’altro è stato importante il suo ritorno in Italia. C’è grandissima stima, ha dimostrato ovunque è stato, ha sempre fatto bene, ha fatto la gavetta partendo dal basso. Ha una grandissima squadra, ci ha messo poco a insegnare i suoi concetti. Ci siamo incontrati spesso fuori dal campo, giochiamo con lo stess modulo, è una persona con cui si parla volentieri di calcio”. 

Il turnover è il male necessario per durare fino a fine stagione?

“Ho l’obbligo di impiegare tutti i calciatori a disposizione. Stamattina abbiamo fatto un allenamento che ci è servito tanto, tutti sanno cosa dobbiamo fare. Poi abbiamo 7 gare in 21 giorni, sono tutti titolari aggiunti, dovrò vedere i dati e fare la formazione migliore. L’Inter ha avuto un giorno in più rispetto a noi, è avvantaggiata in questo. Abbiamo tante gare, giocando l’Europa League non abbiamo i recuperi che hanno le altre squadre”.

Un commento sulla situazione razzismo nel calcio in Italia? Sono arrivate anche le parole di Infantino…

“Sono d’accordo con ciò che ha detto, bisogna condannare assolutamente, non devono esistere forme di razzismo. Dicevamo fossimo migliorati, poi nelle ultime partite sono accadute cose che non dovrebbero mai esistere”.

Centrocampo più solido sacrificando una punta o la solita Lazio?

“Ci sono riflessioni da fare, sicuramente giocheremo con i nostri due attaccanti. Vedremo i quinti come staranno. Non avrò Radu, aveva 38.5 di febbre stamattina, gli altri sono convocati, dovrò vedere le condizioni perché domenica abbiamo finito con qualche crampo e risentimento. Tra stasera e domani sceglierò, sapendo che qualcosa potrò cambiare”.

È cambiata l’identità della Lazio? 

“Sempre stata la stessa. A Ferrara abbiamo fatto una grande gara per 70 minuti. Cerco sempre di schierare la formazione migliore. Il risultato probabilmente indirizzerà come sempre le vostre disquisizioni”.

Ha parlato con Immobile?

“Ciro con me si era già scusato con me personalmente, l’ha fatto non appena l’arbitro ha fischiato la fine della partita. Ieri ha fatto un bel gesto, si è scusato davanti ai compagni e alla società. Si deve ragionare per la squadra, non per gli aspetti personali. In questo siamo cresciuti molto, Immobile in 10 minuti aveva già capito a fine gara, senza che nessuno gli dicesse nulla ha chiesto scusa e ha capito. Non c’è nessun caso, è tutto risolto”.

L’Inter può interrompere il dominio della Juve?

“È un’Inter diversa rispetto a quella di Spalletti, c’è un altro modulo, altri concetti. La squadra è cresciuta, sono stati fatti investimenti. Ho visto le prime tre gare di campionato, con Cagliari e Udinese hanno fatto molto bene, poi hanno vinto anche il derby. Non ho visto quella di Champions. Secondo me potrà giocarsela fino alla fine con Juve e Napoli per lo scudetto”. 

Che difficoltà può trovare la Lazio?

“Dovremo fare una gara di personalità, giochiamo contro una squadra organizzata, dovremo giocarcela, poi vedremo. Ma serve coraggio, lo ripeto”.

Moduli speculari, cosa differenzia l’Inter e la Lazio nell’assetto tattico?

“L’Inter cerca tanto i propri attaccanti, cerca di lasciarli in posizione e di trovare i punti di riferimento. Noi abbiamo attaccanti differenti, che si decentrano dalla zona. I moduli sono simili, ma interpretati in modo leggermente diverso”.



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