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La conferenza stampa di Di Francesco

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“Tra gli Azzurri tornati due sono romani e romanisti, sentiranno di più questa partita e spero che possano rifarsi della non qualificazione al Mondiale mettendo in campo quella rabbia, quella cattiveria e quell’orgoglio che spesso li ha contraddistinti. Mi auguro che la delusione possa essere tramutata in motivazione.

Il ritorno dalle nazionali crea sempre qualche problema, ma devo dire che i ragazzi sono tornati in buone condizioni, solo ieri ho avuto tutto il gruppo a disposizione. Nel complesso sono contento per come li ho visti. Per quanto riguarda Nainggolan tra oggi e domani deciderò se sarà a disposizione per il derby. Schick non sarà convocato. Il belga potrebbe essere impiegato anche all’80% della condizione fisica ma credo di schierarlo pensando che possa essere almeno al 90%. Mi auguro mi dia delle risposte giuste perché vorrei farlo giocare. La scelta di Nainggolan non incide su quella del tridente.

Lo sport deve unire e non dividere, che ci sia campanilismo e che mi auguro vinca la Roma è sicuro. Mi ha colpito molto l’affetto che c’è stato intorno alla commemorazione del decimo anniversario della morte di Gabriele Sandri in cui tante tifoserie provenienti da tutta l’Italia hanno dimostrato grande solidarietà, questo è lo sport e mi auguro che domani sia una grande festa della civiltà e che vinca la Roma.

Da giocatore ad allenatore emotivamente il derby cambia, non è una partita come le altre, da tecnico è ancora più dura da vivere, il calciatore ha la fortuna di mettere in campo la rabbia e la voglia di fare una grande gara; da allenatore dipendi dagli altri. Sono contento di potermela giocare con due squadre che stanno vivendo un ottimo momento di classifica e di condizione.

Per aver fatto i punti che ha fatto si vede che la Lazio ha creato difficoltà alle squadre affrontate. I biancocelesti hanno grande qualità e capacità di ripartire con grande velocità, con giocatori come Immobile che attacca la profondità in modo impressionante. Anche contro la Svezia è stato il giocatore più pericoloso, noi ne dobbiamo tenere conto. Ritengo sia il più pericolo, è l’arma in più della Lazio, 14 gol e 6 assist sono numeri importanti per un attaccante!

Kolarov sta vivendo bene questo derby, sarà sicuramente una partita particolare ma lui ha grande forza e personalità e sono convinto che lo affronterà nel modo giusto.

Il risultato di domani incide nel campionato ma la tolgo dalla classifica. Mi piace viverla come una partita unica, importante, per quello che piace sentire ai tifosi. Una partita diversa dalle altre, che può darci il la per continuare il nostro percorso. Giocheremo per portare a casa i tre punti, tenendo conto che la Lazio è veramente brava nel ripartire, dobbiamo stare molto attenti senza però snaturarci.

Pareggiare? Non direi mai alla mia squadra una cosa del genere, si accontenterebbero e affronterebbero la partita in modo meno aggressivo. Stiamo lavorando per far crescere questa squadra e stiamo facendo un certo percorso, vi assicuro che non lo cambierò. Potremo dire alla fine che ci è andata bene, ma non voglio mai partire per pareggiare.

Farò di tutto per poter vincere domani, cercando di tirare fuori tutto quello che abbiamo. È una cosa dovuta e doverosa nei confronti dei tifosi, il fatto di aver riportato molta gente allo stadio è un grande segnale e vorremmo non deluderli.

Inzaghi è più giovane di me, il mio percorso rispetto al suo è stato totalmente differente. Gli ho fatto i complimenti per come ha saputo gestire il gruppo e per come è entrato nella testa dei calciatori. Abbiamo similitudini, non tatticamente, ma a livello motivazionale. Ha fatto cose importanti in un ambiente non facile, in poco tempo.

Con merito tutte e due le squadre sono lì. Tutti dicono che abbiamo tecnicamente giocatori più forti ma credo che la Lazio ha sbagliato pochissimo negli acquisti. La società è stata molto brava anche nelle scelte, in questi anni ha fatto un ottimo lavoro. Milinkovic è un giocatore di prospettiva importante, Immobile al Siviglia non aveva reso, alla Lazio è determinante. Ritengo che abbiano fatto acquisti giusti, nella qualità dei giovani, rigenerando anche giocatori come Luis Alberto, che nessuno pensava potesse essere così decisivo. Per me se la giocano alla pari, non c’è una favorita: lo dicono i numeri”.



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