Non era una partita semplice, non tanto per il valore dell’avversario che non ha certo brillato in questa prima parte di campionato, bensì per le tante assenze che nelle ultime settimane hanno decimato la rosa a disposizione di Inzaghi, specie nel reparto arretrato: mancano Wallace, De Vrij, Bastos, Basta, Milinkovic, Nani e Felipe Anderson. Sette potenziali titolari, delle mancanze che in teoria potevano stravolgere l’equilibrio di una rosa che di suo resta corta alla luce degli impegni a cui andrà incontro.

Con una formazione rimaneggiata Inzaghi ha fatto capire subito ai suoi di volersi rifare dopo il brutto tonfo di mercoledì, e i ragazzi gli hanno mostrato di non aver subito nessun contraccolpo psicologico. Grinta, carattere e divertimento, questi gli ingredienti serviti dai biancocelesti che archiviano la pratica Hellas Verona con la doppietta di Immobile e il primo centro di Marusic. Punteggio che non lascia spazio a dubbi e rete che resta inviolata con uno Strakosha che non ha corso particolari pericoli, il che visto lo schieramento inedito (Patric adattato e debutto da titolare per Luiz Felipe) vale doppio.

Oltre all’attaccante campano (impressionanti i suoi numeri, è ormai arrivato ad 11 gol in 8 partite) l’altro grande protagonista è un Marusic apparso in netta crescita. Si procura il rigore facendosi atterrare da Souprayen, serve Ciro per il raddoppio e infila timbra il cartellino per il sigillo finale. L’ex Ostenda è in netta crescita e sta pian pianino superando il disordine delle prime uscite. Per i biancocelesti è un successo fondamentale, utile per riprendere ossigeno dalle tante difficoltà, in campo e infermeria: 13 punti in 6 giornate e quarto posto in classifica riguadagnato ai danni del Milan che nella sfida di pranzo è uscita sconfitta a Marassi contro la Samp di Giampaolo.



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