PEREAÈ stato il primo acquisto, ma non è ancora arrivato. Preso già dallo scorso gennaio, Brayan Perea è bloccato nel limbo colombiano per colpa dei capricci del nigeriano Emmanuel Sani (che continua a rifiutare ogni destinazione): «La situazione – rivela il ventenne sudamericano – mi è stata spiegata. Per tornare in Italia devo aspettare che sia venduto il giovane extracomunitario».

Con la Lazio si sente frequentemente? «L’ultima volta è stata una settimana fa. Mi hanno mandato un messaggio in cui mi hanno spiegato tutto».

Come sta vivendo questa attesa? «Nel modo migliore. Sono tranquillo, spero di realizzare il prima possibile il sogno di giocare in questo grande club. Mi preoccupa aver saltato la preparazione e quindi avrò bisogno di un po’ di tempo per mettermi in pari con gli altri».

Si sta mantenendo in forma in Colombia? «Mi alleno ogni giorno con il Ciclones de Cali, il club del mio procuratore».

Sta studiando l’italiano? «Ho già imparato qualche parola, ma è difficile. Quando sarò da voi l’apprendimento sarà molto più veloce».

È pronto per questa avventura? «Certo, una volta arrivato a Roma farò del mio meglio per raggiungere il prima possibile il massimo della forma».

C’è chi la paragona al primo Cavani. Le mette pressione? «No, nessun problema. È solo un paragone. Chiaro che c’è molta differenza, ma diventare forte come lui è il mio obiettivo».

Anche i tifosi la aspettano con curiosità. Vuole mandare un messaggio? «Il loro affetto lo riesco a percepire attraverso i social network anche qua in Colombia. Per me è davvero molto importante. Spero che tutto si risolva il prima possibile per poter gridare insieme a loro Forza Lazio».

FONTE : LAREPUBBLICA – MARCO ERCOLE

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