lazio sassuolo

Per farvi capire Lazio-Napoli andrebbe analizzata prima di tutto gli atteggiamenti delle due squadre, Lazio pimpante nei primi 20 minuti poi il crollo totale, Napoli attendista per poi diventare padrona del campo senza grossi problemi.

Da queste premesse arriva una moviola scarna di contenuti ma che ha visto il signor Irrati molto attento, a volte inglese nelle sue decisioni, ma la condotta non ha pregiudicato assolutamente partita e risultato.

Al 22′ Callejon si trova a tu per tu con Marchetti e viene fermato per fuorigioco, ma è stato un abbaglio del gruppo arbitrale perchè la posizione dello spagnolo ex Real era regolarissima. Giusto assegnare il primo gol del Napoli, sia Higuain che Callejon sono in posizione regolare, è solo una gran dormita dei centrali laziali. Al 38′ Lulic finisce sul tabellino dei cattivi per un intervento in scivolata su Hamsik: che dire, irreplicabile.

Nel secondo tempo, al 9′ Hoedt viene ammonito per un fallo deciso su Higuain, bravo Irrati. Al 21′ Lulic, servito al bacio da Felipe Anderson, viene chiuso da due avversari azzurri, chiede il rigore ma guardando bene al rallenty gli estremi non ci sono. Arriva un altro ammonito, stavolta è Mauricio al 27′ per un fallo su Gabbiadini, più avanti (41′) verrà ammonito giustamente Koulibaly per un fallo su Keita; l’afrospagnolo è l’ultimo protagonista in negativo con il giallo per un fallo di David Lopez, giusto darlo ma dopo 4′ di recupero forse si poteva chiudere un occhio.

Da segnalare la giustissima sospensione della partita per 5′ a causa dei cori razzisti all’indirizzo di Koulibaly, e giusto provare il ritorno al gioco vista la ristabilizzazione della calma, altrimenti sarebbe stata sconfitta a tavolino per 3-0. Notizie scarne per una partita a dir poco tranquilla, Irrati giusto e agevolato dai comportamenti dei giocatori.



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