Quarto giorno di lavoro per la Lazio ad Auronzo di Cadore e, come di consueto, è prevista una doppia seduta di allenamento. Dopo il successo di ieri per 10-0 contro la selezione locale, oggi prenderà la parola in conferenza stampa Stefano Pioli. Il neo tecnico biancoceleste parlerà per la prima volta dall’inizio del ritiro in Veneto e racconterà le sensazioni dopo i primi giorni di fatica e il primo test amichevole della stagione. Ecco le sue parole:
Klose e Biglia, orgoglioso di avere due laziali nella finale?
Molto. Miro ha concluso un percorso incredibile in questo trofeo raggiungendo due traguardi importanti come il record di gol e il titolo. A lui vanno i nostri più grandi complimenti e siamo onorati di averlo. Biglia sarà deluso, ma deve essere soddisfatto perché ha dimostrato qualità e di essere importante per l’Argentina.
Si riparte da Miro…
Klose è un campione. Con lui vogliamo ambire a traguardi importanti. Abbiamo bisogno delle sue qualità.
Come sta andando il lavoro?
La prima settimana è andata bene. Il nostro obiettivo è portare la nostra ideologia, far conoscere i nostri metodi e dare continuità alla squadra. Se i giocatori continueranno così sarà un ottimo traguardo e finora è andata così.
Ha trovato un gruppo motivato soprattutto nei “vecchi”?
Sì, tutto il gruppo. Non veniamo da una bella stagione, ma vogliamo fare di tutto per voltare pagina. I carichi di lavoro continueranno a salire e i giocatori devono capire che lavorare bene ora può portare benifici più avanti.
Gruppo con pochi centrocampisti qui ad Auronzo. Felipe Anderson arretrato è stata un’emergenza o è un ruolo che potrà ricoprire in prospettiva?
Lui ha le caratteristiche per farlo. A me piacciono i giocatori duttili che possono interpretare diversi ruoli. Deve lavorare sull’occupazione dello spazio, collaborare nella fase di possesso palla. Con le sue caratteristiche sarebbe un centrocampista più propenso ad attaccare che a difendere.
Sul mercato resta la priorità di due centrali?
La società è stata chiara nel dire che Biava e Dias andranno rimpiazzati. Ora ho questi difensori centrali a disposizione ed è importante lavorare subito per aiutare poi i nuovi ad inserirsi.
Ha già scelto la gerarchia dei portieri?
Al momento non ci sono gerarchie, ma sono soddisfatto e tranquillo del reparto portieri.
Soddisfatto della prova di ieri?
In questo momento è normale vedere cose positive e negative in campo. Dobbiamo crescere tanto, è lo specchio di come stiamo lavorando. Ieri qualcosa è andato e qualcosa no, ma è normale.
Djordjevic, come lo ha trovato?
L’ho trovato bene. Ha ottima fisicità e buona tecnica, lavora molto per la squadra. Cerca sempre di recuperare palla, ha l’atteggiamento giusto e si sta inserendo bene. I test attuali non sono probanti per dare un giudizio definitivo.
Braafheid?
Presto per dare un giudizio e sapere se rimarrà alla Lazio.
Meno fondo e più campo negli allenamenti…
Noi usiamo più la palla, credo che sia più motivante e utile.
Un giudizio su Cataldi che sembra già pronto e Keita che è discontinuo?
Cataldi è un giovane che ha già dimostrato il suo valore in un campionato difficile come la B e credo che possa fare al caso nostro. Keita è bravissimo e ha grande qualità, ma deve giocare di più per la squadra. Con lui si parte da un livello alto.
Con l’arrivo dei due centrali e senza cessione la squadra è pronta per l’Europa?
Assolutamente sì.
Biglia con i due precedenti allenatori veniva visto regista, in competizione con Ledesma, o mezz’ala. Quali sono le caratteristiche del suo vertice basso del centrocampo?
Le caratteristiche del vertice basso possono essere diverse. Ci sono giocatori più propensi alla fase difensiva e altri alla Pirlo, bravi nel costruire. Io credo che sia Bigia che Ledesma possano ricoprire quel ruolo e hanno buone caratteristiche in entrambe le fasi di gioco. Di Biglia mi piace la qualità delle sue giocate, la fisicità, la sua dinamicità, anche se ancora non l’ho avuto a disposizione. Anche Ledesma ha ottime caratteristiche. Nella mia testa non c’è gioca uno o gioca l’altro, ma c’è quello di trovare gli equilibri migliori per far sì che il centrocampo possa dare sostanza, geometria, dinamismo e inserimenti. Di questo abbiamo bisogno, cercherò di schierare i tre centrocampisti, quando giocheremo a tre, che mi possano dare queste caratteristiche.
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