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La provocazione c’è quando vi pare
“Per la coreografia avevamo un’idea davvero originale, ma non ci è stato permesso di realizzarla. Ci è stato negato dalla Questura l’utilizzo di alcuni accessori, quali palloni gonfiati ad elio e tutto ciò che avrebbe raffigurato la Coppa Italia, ritenendoli offensivi nei confronti degli avversari“. A parlare, ai microfoni di RadioSei, è Diabolik, storico leader della Nord. Lo ha fatto ieri sera dando il via allo sfogo dei tifosi laziali per il diniego da parte della questura riguardo la realizzazione della coreografia (dedicata alla vittoria della Coppa Italia) nel giorno del derby. Il capo ultra’ aveva presentato la richiesta di autorizzazione presso il commissariato Prati, deputato a valutare insieme al capo di Gabinetto e al questore di Roma le proposte delle due tifoserie per la scenografia della stracittadina. Tutto, è esploso su forum, radio e social network e non è mancato chi, anche alla nostra redazione, ha segnalato e ricordato, l’accoglienza della tifoseria Juventina ai tifosi laziali in occasione del match di andata disputatosi allo J.Stadium contro la Juventus. Una bella Supercoppa in faccia srotolata proprio davanti agli occhi dei supporters biancocelesti. E quella di coreografia, non era provocatoria? Oppure offensiva? Evidentemente no, come probabilmente non lo sarebbe stata quella dei laziali. Restiamo con gli occhi aperti in questa bella città, Capitale d’Italia e del mondo, dove oltre al non far volare un’aquila durante un derby sembra impossibile anche tifare. La Lazio.
Roberto Maccarone – Cittaceleste.it
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