I giorni del grande intrigo scandiscono fatti, parole e indiscrezioni. Come quella pubblicata ieri dal quotidiano sportivo spagnolo Marca, che senza tanti giri di parole annuncia la prossima fine del rapporto tra il Barcellona e Ronaldo. “Il brasiliano ha ormai la certezza che la prossima stagione giocherà nella Lazio” scrive il Marca, che poi rivela un retroscena: lo stesso Ronaldo, martedì notte, prima della partita di Las Palmas, ha annunciato a Bobby Robson che a fine stagione lascerà il suo club, e che i suoi rappresentanti gli avrebbero comunicato che l’ accordo con la Lazio è ormai a un passo dalla firma.
Anche se il manager Giovanni Branchini frena (“Non c’ è nulla di decisivo, in questi ultimi giorni non c’ è stata nessuna accelerazione”), l’ indiscrezione è supportata da una serie di fatti importanti. Ieri pomeriggio il consiglio di amministrazione della Cirio, l’ azienda guidata da Sergio Cragnotti, ha approvato l’ aumento del budget pubblicitario per le prossime campagne: si passa dai sessanta miliardi attuali a 150. E’ evidente che l’ offerta di Cragnotti, che ha messo sul tavolo un ingaggio da 6 miliardi e mezzo all’ anno (il doppio di quello che Ronaldo guadagna attualmente al Barcellona), dovrà passare anche attraverso un contratto di immagine con la Cirio.
La Lazio potrà bloccare Ronaldo fino al 2002 (in Italia i contratti hanno un tetto massimo di 5 anni) e nel frattempo trovare un accordo con la Nike (gli uomini della multinazionale sono disposti a subentrare alla Umbro, attuale sponsor tecnico della Lazio, a partire dal ’99). Il colosso dell’ abbigliamento sportivo, infatti, quattro giorni fa a Los Angeles ha messo nero su bianco i dettagli del contratto ventennale di sponsorizzazione del giocatore, che guadagnerà circa due miliardi e mezzo all’ anno da qui al 2017. I personaggi di questa storia sono arrivati alla più classica delle guerre di posizione. Nunez ha capito che Cragnotti sta facendo sul serio. Ecco perché adesso tutti si sono disposti sulla stessa linea: da Gaspart (il vice presidente del Barcellona), al prossimo allenatore Van Gaal, che comunque si porterà dietro Ronald De Boer, le dichiarazioni hanno i toni del prestampato.
“Se Ronaldo va via non sarà un dramma”, ripetono tutti, facendo sobbalzare i tre manager del giocatore che, a questo punto, sembrano decisi a chiedere un appuntamento a Nunez per chiarire la situazione.
Il giorno giusto potrebbe essere il 7 aprile, tre giorni prima della prima partita di semifinale di Coppa delle Coppe con la Fiorentina. La Lazio ha fretta, anche se Cragnotti, ieri pomeriggio, all’ uscita del consiglio di amministrazione della Cirio, ha dichiarato: “Oggi non ho parlato di Ronaldo, anzi, non ne parlerò più. L’ intervento della Nike comunque è ininfluente”. Alla battuta è seguita un’ altra frase importante, dedicata al prossimo contatto con il giocatore, o con i suoi manager. “Vedremo dopo Pasqua” ha detto l’ azionista di riferimento della Lazio, che in queste ore ha già messo a punto il progetto di aumento del capitale sociale che passerà dagli attuali 41 a 80 miliardi. Anche questo, d’ altra parte, è un passo necessario, oltre che un segnale preciso sul futuro di Ronaldo. La Lazio è sempre più vicina. Anche se Parma e Arsenal sono in lista di attesa, mentre c’ è chi giura che Milan, Real Madrid e Juventus non hanno ancora abbandonato il sogno Ronaldo. Proprio Berlusconi diceva ieri: “Da buongustaio del calcio sarei felice di vedere Ronaldo sgambettare nel nostro campionato, ma da tifoso del Milan non vorrei che arrivasse. Comunque si parla di cifre da capogiro”.
Il brasiliano intanto sta organizzando insieme a una grande azienda americana una diretta mondiale su Internet, che servirà a promuovere una iniziativa benefica per i bambini di strada brasiliani. Attraverso il sito www.ronaldinho.com, il campione brasiliano parlerà in diretta con i suoi ammiratori, anche con i tifosi laziali che gli hanno inviato fotografie della Curva Nord. Quelli della Sud, nel frattempo, si possono “consolare” con le parole di Sensi. “Abbiamo offerto 7 milioni di dollari al San Paolo per Denilson”, attaccante di 19 anni, considerato il nuovo astro del calcio brasiliano.
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