All’ interno della trasmissione IO TIFO LAZIO, condotta da Simone Ippoliti, Gigi Corino e Federico Terenzi, è intervenuto Paolo Negro, ex centrale di difesa della Lazio.
Cosa ne pensi di Diego Novaretti? “Credo si sia visto poco contro tutti. Petkovic non ha mai potuto schierare una formazione titolare. Diventa un po’ complicato, ci servirebbero un po’ meno infortuni. Io faccio parte di quei difensori ,quelli veri di una volta. Sono cambiati i difensori rispetto a quelli degli anni passati. I difensori non sanno più come si difende, ci sono degli errori gravissimi che neanche da ragazzini dovrebbero fare. Perdono l’ avversario, fanno dei movimenti contrari a quelli del passato. Non si era solo marcatori, ma anche si impostava. Si dovrebbe ritornare alla marcatura a uomo, imparare la diagonale. Mai dare alle spalle all’attaccante come è accaduto contro Sansone a Novaretti, non si deve mai andare con il sedere per terra, anche le marcature nell’ area di rigore devono essere più rigide”
Qual’è la coppia di difensori centrali titolare della Lazio?“ E’ difficile rispondere, insomma. Quando vedevo la coppia Biava-Dias era una buona coppia, oggi si fa fatica a trovare una coppia centrale titolare, non saprei quali nomi fare.”
La qualità del calcio italiano è cambiata rispetto al passato? “ E’ precipitata proprio. Sono molto arrabbiato, vedo chi insegna calcio nelle giovanili, mi trovo a casa perchè mi dicono viene qui ad allenare ma porta lo sponsor. Magari c’è chi hai il negoziante, il macellaio di turno e può trovare spazio. Mettono in campo i giocatori solo per la partitella senza insegnargli la tecnica. A noi ex calciatori che possiamo portare dare qualcosa, ci dicono che dobbiamo portare lo sponsor, è assurdo.Ci sono anche casi di genitori che portano soldi e dicono tuo figlio gioca, è una cosa incredibile. In giro per l’ Europa non lo so cosa succede, in Italia l’ho vissuta sulla mia pelle, questa situazione davvero spiacevole.”
Hai sentito Nesta e che futuro prospetti per lui? “ Da quando è all’ estero, non l’ho più sentito. Gli do un consiglio, vuole fare l’ allenatore, meglio farlo all’ estero. Gente come lui sarebbe un valore aggiunto nel calcio italiano, in qualunque ruolo venga messo, sarebbe bello farlo tornare in Italia.”
Il rapporto Lotito-tifosi come ti sembra? “ Perchè è cambiato qualcosa? Prima di Lotito si stava una meraviglia, non sembra che ci sia bisogno di lazialità in questa società. Ed è un grande peccato, non lo capisco.Forse gli ruba la scena. Se portasse qualche laziale dentro, si riavvicinerebbe alla curva. La gente laziale vuole vedere giocatori e dirigenti laziali dentro la società, che possano far capire cosa vuole dire indossare questa maglia.”
Ti è mai capitato di essere vicino alla Lazio? “ Ultimamente no, per me non c’è proprio speranza, fino a quando c’è Lotito presidente.”
Diego Pablo Simeone e Mihajlovic come li vedi sulla panchina della Lazio? “Simeone sta facendo davvero bene, sarebbe un bel ritorno, è amato anche dai tifosi. Assolutamente no, non lo è mai stato uno Yes Man. Se vuoi cominciare a costruire qualcosa di serio, non puoi prendere allenatori che avallano la società, anche se, non credo che Petkovic sia uno yes man. Anche Mihajlovic, se dovesse arrivare alla Lazio, pretenderebbe giocatori importanti per fare grandi cose.”
Tare o Petkovic chi fa la formazione? “Se mi conosci bene, capisci già quale risposta di darò. (ride ndr)”
Il tuo personale ricordo di Sergio Cragnotti? “Un ricordo lungo dieci anni. E’ stato IL PRESIDENTE. Ci siamo sentiti poco tempo fa, è sempre una grande emozione. Per quello che ha dato lui alla Lazio, non si può di certo dimenticare.”
cittaceleste.it
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