tizi-fifaL’agente Fifa ed esperto di calcio belga Gianluca Tizi ha parlato in esclusiva, nella giornata di ieri, a microfoni di Radiosei, soffermandosi su Milinkovic-Savic e anche in generale sul mercato dei capitolini. Ecco le sue parole:

Sul centrocampista serbo si è cosi espresso: “Ho visto un giocatore di grandissima potenza fisica, alto e bravo di testa. Una vera forza della natura. Gli ho visto fare anche dei bei gol anche perché ha un buon piede”.

Il campionato belga sta diventando sempre più oggetto d’interesse in chiave mercato…

“Lo dimostrano i tanti campioni che giocano nei principali campionati europei, soprattutto in Premier. Milinkovic può essere uno dei migliori prospetti in questo momento che il campionato belga possa offrire. Nella Lazio però io vedo Biglia vertice centrale centrocampo a tre e Milinkovic-Savic mezz’ala. Potrebbero essere quindi giocatori complementari. Poi potrei anche essere smentito. L’argentino però è un giocatore di regia, il serbo è più di movimento”.

Pensi che Biglia sia contento di rimanere alla Lazio?

“Quel che pensano i calciatori è molto soggettivo. C’è chi si affeziona alla maglia e chi dopo un po’ non trova più stimoli. Penso che Biglia dopo soli due anni abbia ancora tutte le intenzioni di rimanere nella Capitale. Poi diciamocelo, non sta proprio in una brutta città. Ormai poi la Lazio è diventata una realtà in grado di trattenere i giocatori importanti. Non si può negare che sia diventato uno dei migliori club del calcio italiano. Poi ci possono essere anche altri fattori come un mal di pancia di un moglie o dei problemi con i compagni di squadra, ma non credo che sia questo il caso”.

La Lazio può bissare il grande campionato di quest’anno?

“Posso dire che potrà essere molto dura per la Juve ripetersi. Se così fosse, sarà sicuramente un bel campionato perché Milan e Inter si sono rinforzate, Roma e Lazio sono sempre avversarie temibili per cui ci sarà da divertirsi”.

C’è un episodio di mercato che ti lega alla Lazio?

“Sì, quello di Alfaro. C’era un’offerta da un club belga e mancava poco tempo al gong finale. Dovete sapere che il mercato in Italia si fa nelle camere da letto delle stanza di albergo. Mi sono ritrovato con il procuratore di Alfaro che è D’Ippolito per provare a chiudere l’affare, ma poi non si fece più nulla per questioni di tempo. Ricordo però che Lotito mi chiamò dicendomi: “A Gianlù pensace te! Poi lo sai, io non ti pago…(ride,ndr)”.  Almeno, a differenza di altri presidenti, è stato subito chiaro che non mi avrebbe pagato”.

Raiola sembra essere entrato in orbita degli affari della dirigenza biancoceleste. Ti sembra più un rischio o un’opportunità?

“Lui è come il prezzemolo, è davvero ovunque. Le sue capacità sono indubbie. È il sintomo che la Lazio sia ormai tornata a grandi livelli. Felipe Anderson? La volontà del giocatore fa sempre la differenza. Puoi anche blindare un calciatore con un grande contratto, ma se poi vuole andar via la società deve assicurarsi di venderlo alla massima cifra che riesce ad ottenere. In questo senso la presenza di Raiola è di buon auspicio”.

A proposito di Raiola, è arrivato Kishna…

“L’ho visto solo in qualche breve spezzone, ma ha qualità importanti. Molto veloce nel breve e di grande prospettiva”.

C’è un giocatore che ti senti di consigliare, magari anche alla Lazio?

“C’è un giovane 18enne dell’Anderlecht, Youri Tielemans, davvero promettente. Ha una grandissima tecnica e facilità di approccio al pallone, potente e forte fisicamente. È molto maturo per essere un classe ’97 e sono già due anni che gioca a livello professionistico. Un profilo da tenere assolutamente d’occhio”.



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