Una nuova rubrica si apre sul nostro sito Since1900: Laziali nel mondo. Quest’oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Massimo, un ragazzo che per motivi di lavoro vive a Londra ma non molla la passione per la Lazio insieme al suo amico Ivo.
Partiamo dagli inizi, come nasce la passione per la Lazio?
La passione per la Lazio per me nasce da bambino, ma non ho seguito i crismi del “di padre in figlio”. Mio padre era interista e da piccolissimo mi portava all’Olimpico a vedere Lazio-Inter o Roma-Inter.
Un giorno, avrò avuto 4 o 5 anni, stavo uscendo dallo stadio mano nella mano con mio padre dopo un Roma-Inter. L’ Inter si era imposta autorevolmente in trasferta ed aveva portato a casa i 3 punti. Eravamo in Monte Mario ed alcuni romanisti si erano accorti che di certo non tifavamo Roma. Mi ricordo benissimo che ad un certo punto mi sentii scalciare alle spalle, mi girai e vidi un ragazzo con la sciarpa della Roma che mi rideva in faccia (a me, un bambino di 4 anni!). Non dissi nulla a mio padre, ma quel giorno decisi che di sicuro non avrei tifato Roma nella mia vita.
Poi, crescendo, verso i 12-13 anni ho iniziato a frequentare la Curva Nord con degli amici laziali e da li nacque l’amore per questi colori.
Mi piaceva il modo di interpretare il tifo “all’inglese” e non a caso sono finito a vivere a Londra.
L’idea di fondare il Lazio London (ci tengo a precisare che non siamo un club, ma semplicemente un gruppo di supporters) è nata da me e da un mio amico (Ivo Furano). Io mi sono trasferito a Londra 8 anni fa, Ivo già viveva li da un po’. Ci conoscevamo già da prima e la comune passione per la Lazio ci ha fatto incontrare di nuovo.
Per poter vedere la Lazio, inizialmente cercavamo di barcamenarci tra siti internet e pub che trasmettevano partite della Serie A. Ma non era facile. Quando giocano squadre inglesi o le blasonate Juve, Inter e Milan purtroppo è difficile convincere il proprietario del pub a farti vedere la Lazio.
Come è nata l’idea di creare un ritrovo a Londra per i laziali?
Di preciso, durante la partita di Europa League Tottenham – Lazio del 2012. Io ed Ivo vedevamo un sacco di tifosi laziali ‘locali’ e ci chiedevamo come mai non ci fosse ancora un punto di ritrovo per laziali a Londra. Il resto è storia.
Ci siamo subito messi all’opera per cercare una location adatta. Ci serviva un posto dove poter ritrovarci tra laziali e poter vedere solo le partite della Lazio, live ed in esclusiva, senza dover supplicare nessuno. Dopo una lunga ricerca siamo riusciti a trovare il primo locale propenso ad ospitarci; un deli/cafee italiano a Clerkenwell chiamato ‘Il Veneticus’.
Il 9 Gennaio 2013 (non a caso) abbiamo innaugurato il Lazio London.
Subito dopo ci siamo attivati per creare un profilo Facebook (LazioLondon) da dove creare eventi gestire eventuali prenotazioni online per partite importanti. Non ci è voluto molto visto che Ivo lavora per Google ed io sono ingegnere software per una società Americana. La nostra pagina FB è il nostro punto di coordinamento principale, dove vengono annunciati tutti gli venti del club.
Dopo un anno e mezzo purtroppo il Veneticus ha dovuto chiudere e ci siamo trasferiti temporaneamente in un pub a West Kensington; il ‘Famous 3 Kings’. Per un po’ ha funzionato bene ma presto ha iniziato a starci stretto; lo zoccolo duro del gruppo stava crescendo come anche il numero di visitatori estemporanei.
Parlateci del vostro locale, servizi e dove possono trovarvi i turisti italiani in terra londinese
Ci siamo spostati tra ristoranti e pub, fino a trovare la nostra location attuale; il pub The College Arms, al numero 18 di Store Street, zona Fitzrovia (https://www.craft-pubs.co.uk/thecollegearmslondon). E’ un pub molto bello e centrale, ben collegato con molte stazioni metro, appena rinnovato, dove abbiamo una sala tutta per noi. Ci vediamo li un’ oretta prima delle partite della Lazio per preparare la sala con striscione e stendardi vari. Chi ha la membership card del gruppo valida per questa stagione può anche usufruire del 10% su cibo e bevande presentandola al bancone.
Quello del “Lazio London” è un vero e proprio movimento per coinvolgere tutti quei tifosi biancocelesti che per un motivo o per l’altro si sono ritrovati lontano dalla loro Lazio. Siamo un gruppo dove tutti contribuiscono e fanno quello che possono, uniti dalla comune passione per la Lazio e con un fine unico; crescere e migliorare continuamente. Poi ci si ritrova tutti insieme per tifare Lazio e rivivere a nostro modo l’atmosfera che si respira allo stadio, anche a duemila chilometri di distanza !
Inizialmente eravamo in pochi, ma con l’aiuto dei social siamo riusciti a farci conoscere ed a costruire un bel gruppo. Ora per le partite di cartello abbiamo un affluenza di 50/70 persone, che poi è la capienza massima de locale in cui ci troviamo ora.
Devo dire che la soddisfazione maggiore è ricevere visite da Laziali in vacanza a Londra per qualche giorno che hanno sentito parlare di noi da amici o ci hanno scoperto su internet.
Facendo pagare una piccola cifra di membership stagionale riusciamo a coprire le spese di gestione ed a finanziare un po di merchandizing (sciarpe, magliette, adesivi etc.). Riusciamo anche a finanziare una nostra squadra di calcio che partecipa ad un torneo unico nel suo genere; il London Supporters League. Fatto da sole squadre di supporters che come noi vivono a Londra (partecipano anche Juve, Fiorentina, Milan, Roma, Panathinaikos, Lione, Aston Villa e PSG).
Calcio italiano, inglese e Paul Gascoigne
In generale, gli inglesi conoscono bene la Lazio per via di Gazza. Per loro è stato un gran talento, con molto potenziale inespresso a causa di infortuni e problemi legati a depressione ed alcool. Era un po’ pazzo quando giocava nella Lazio e ancora oggi non manca di riempire i giornali di cronaca con qualche storia delle sue.
Poi, con i tifosi del West Ham c’èun feeling particolare per via di Di Canio che loro ricordano sempre con entusiasmo e chiamano ‘the man’.
Calcio Inglese e calcio italiano, come si vive questo mondo?
Gli inglesi vivono il calcio in maniera diversa da noi. Difficilmente si vedono tutti questi teatrini sulle prestazioni degli arbitri (era rigore, non era rigore etc.). Poi gli stadi sono sempre pieni e c’è molto amore per lo sport del calcio e per le varie squadre, a prescindere dai risultati.
Loro sanno accettare una sconfitta molto meglio di noi. Forse per questo motivo la loro nazionale non vince mai .
C’è poi un simpatico equivoco che ci ha reso ancora più conosciuti. Negli anni 90 c’era un programma su Channel 4 UK chiamato “Gazzetta Football Italia” che faceva una panoramica delle partite più belle della Serie A. Nella sigla di apertura, si sentiva un brasiliano (mi sembra sia Altafini quando commentava la Serie A) che dice “Goooollazzoooo”, ma tutti gli inglesi pensavano dicesse “Go Laziooo”
Pensa che di recente qualcuno ha aperto una pizzeria/sport bar chiamato Golazio
Non nascondo che ci siano delle difficoltà nel gestire le attività di questo gruppo durante la vita lavorativa di tutti i giorni, ma con l’aiuto di tutti ce la caviamo benone. Ci sono tanti altri ragazzi (Rafi, Enrico, Oliviero, Giorgio, Aurora, Marco, Maurizio, Simon, etc.) sempre disposti a dare una mano e a gestire il club durante la mia assenza; è come una grande famiglia !
Quando possiamo cerchiamo di vederci anche al di fuori del club appena possibile; per una cena, una birra o altro. Ovviamente organizziamo anche trasferte europee, come quella di recente a Glasgow.
Per una sede fissa ci stiamo muovendo adesso che abbiamo ragiunto una massa critica di membri.
Il nostro sogno e di poter avere uno spazio tutto nostro da gestire ripagare in autonomia; diventando così una vera e propria sede, un punto d’incontro permanente, e non solo un ritrovo per vedere le partite della Lazio. Speriamo di poterci arrivare un giorno, ma se continua di questo passo sono sicuro che ce la faremo presto!
D’altronde questo della sede è anche un argomento di cui vorrei parlare durante l’intervista: la società Lazio (a differenza di molte altre, specialmente inglesi) non aiuta per nulla i propri supporters ad organizzarsi ed ‘esportare’ il marchio Lazio anche all’ estero; ti abbandona semplicemente a te stesso. Secondo me dovrebbe e potrebbe fare di più in questo senso se veramente vogliamo poter competere nel calcio di oggi.
Il vostro pensiero su questa Lazio e dove può arrivare?
E’ difficile inquadrare la Lazio di quest’anno, era partita molto bene poi si è un po’ persa per strada, non riuscendo a chiudere partite magari anche dominate per lunghi tratti. Con gli altri ragazzi ci troviamo sempre a discutere su sto benedetto 3-5-2 che Inzaghi si ostina a schierare, secondo noi un 4-3-3 sarebbe meglio. Un altro problema che ci sembra evidente è la mancanza di un portiere affidabile.
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