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Lazio da favola, espugnato lo Stadium in una partita che sa di leggenda
Il calcio sa regalare emozioni incredibili, difficili da decifrare e assorbire: esaltanti quando vanno a tuo favore, deprimenti quando si accaniscano contro i tuoi pupilli. Nel pomeriggio di Torino i tifosi della Lazio hanno vissuto entrambi i lati della medaglia, la paura prima del delirio finale per un’impresa che resterà a lungo nelle menti di chi l’ha vista. La Lazio espugna lo Stadium, lo fa in modo assurdo, come del resto era arrivata anche la vittoria in Supercoppa Italiana. Quando i biancocelesti riescono a battere la Juve, non c’è che dire, lo fanno in grande stile. Conceicao, Floccari, Murgia e adesso Strakosha. Questi i boia del destino che hanno avuto modo di trafiggere la vecchia signora quando era ormai prossima al traguardo.
Dopo le due settimane di pausa dovute alle nazionali, la Lazio si ripresenta in campo recuperando Bastos che torna al centro della difesa con De Vrij e Radu. Nessun dubbio a centrocampo con Parolo, Leiva e Milinkovic, mentre sugli esterni tocca a Lulic e Marusic. In avanti impossibile fare a meno di Luis Alberto ed Immobile, tra i calciatori più in forma del campionato. Nei bianconeri tridente con Mandzukic, Higuain e Douglas Costa, solo panchina per Dybala.
I precedenti della Lazio in campionato contro la Juve sono tremendi: 6 sconfitte, 13 gol subiti e nessun fatto. L’obiettivo è quello di giocarsela, con la consapevolezza che davanti c’è ancora la squadra più forte d’Italia con le individualità di chi può far male da un momento all’altro. E infatti dopo 20 minuti di equlibrio in cui i capitolini riescono a tenere botta, pian pianino la spinta bianconera si fa forte. Strakosha fa un primo miracolo su Khedira ma deve alzare bandiera bianca sulla ribattuta di Douglas Costa. Sembra fuorigioco ma il Var scioglie ogni dubbio, la rete è regolare. Alla prima occasione subita la Lazio è già sotto. La Lazio risponde ma non appena gli avversari si affacciano nella sua area fanno subito paura, specie se poi ci si mette anche il portiere che per poco non combina la frittata rinviando sui piedi di Higuain. Per fortuna la palla sbatte sulla traversa tornando sulle mani del portiere.
La partita sembra aver preso l’inerzia di chi partiva come favorito e ne sta giustificando il perchè, ma Inzaghi nella ripresa manda in campo una squadra tutta diversa, capace di stanare una rivale che all’improvviso non è poi così granitica. Pronti, via e Luis Alberto trova il corridoio perfetto per Immobile che trova l’angolo lontano sul quale Buffon non può arrivare. Passa un minuto e Strakosha compie un miracolo su Higuain, ma le emozioni vere devono ancora arrivare. Immobile è da solo davanti a Buffon, viene steso ed è rigore. Ciro non sbaglia e sigla l’ennesima doppietta della sua stagione fin qui straordinaria. 1-2, e tifosi che sognano ad occhi aperti. Allegri butta tutti nella mischia, dentro Bernardeschi e Dybala nella speranza di riacciuffare una partita che sta andando nei binari sbagliati. La Lazio regge bene fino al recupero, quando Dybala trova un palo clamoroso sul quale tutti sudano freddo. Ci sarebbe anche spazio per chiuderla, ma Caicedo si lascia ipnotizzare da Buffon e lascia i giochi aperti. Aperti? Ma se è ormai finita…no, con la Lazio non è mai finita. Quando siamo all’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro ecco che Patric falcia in area Bernardeschi: il Var dice che è rigore. Va Dybala ma Strakosha para. L’ultima emozione di una partita da film, la Lazio porta a casa tre punti dalla trasferta più difficile del suo campionato. E’ una grande notte.
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