Tutto fermo. Il mercato biancoceleste pare essersi totalmente bloccato. I nomi che circolano sono noti da già tempo, ma a quanto pare tutto ruota intorno alla cessione di Djordjevic. Il serbo vuole sistemarsi in una squadra alla pari, l’unico che sembrava essersi avvicinato è stato il Lione. Pescara e Crotone rispedite subito al mittente. Il presidente della squadra francese ha, però, categoricamente smentito non solo l’esistenza di una trattativa, ma anche di aver avuto un solo contatto con il giocatore. Quindi, ancora niente di fatto, del resto le richieste di Lotito e il rendimento degli ultimi due anni di Djordjevic non fanno gola a molte squadre. C’è da chiedersi perché una squadra come la Lazio debba aspettare di vendere ad una cifra calcisticamente “bassa” un giocatore ai margini per poter avviare il mercato. Almeno per gennaio e a meno di offerte da capogiro, i giocatori chiave di mister Inzaghi non verranno toccati, ciò comporta un budget limitato per la sessione invernale. Tuttavia non significa che questo immobilismo totale sia da giustificare. Molti sarebbero i giocatori alla portata e utili alla causa, ad esempio un nome che è stato fatto, è sicuramente quello di Alberto Paloschi. Il giocatore è finito ai margini del progetto Gasperini, un obiettivo semplice da convincere, soprattutto perché darebbe la possibilità di far tirare il fiato a un Ciro Immobile, inamovibile fino a questo momento. A questo punto gli sviluppi del mercato in entrata sono tutti ancora da vedere, come se si aspettasse un’occasione da cogliere e di non aver ben definito un piano d’azione per puntellare una squadra che ha bisogno di qualche ritocco.
Per quanto riguarda il mercato in uscita, come detto si aspetta di riuscire a piazzare Djordjevic. Intanto la Lazio sembrerebbe aver rifiutato due offerte provenienti da Genoa e Sassuolo per quanto riguarda Danilo Cataldi. Il giovane laziale ha fatto intendere, pur sottolineando che la Lazio è casa sua, di accettare non con il massimo della felicità il suo scarso impiego. Per questo erano spuntate alcune idee di prestito, ma Lotito anche qui ha fatto capire di non muoversi se non per offerte di un certo calibro; al momento Cataldi rimane un giocatore nel progetto biancoceleste , nella speranza che riesca a prendersi finalmente la squadra per cui fa il tifo. Altrettante voci, e forse più, si aggirano attorno ai pezzi forti della rosa laziale, soprattutto quelle che vedono coinvolto Stefan De Vrij e il solito noto, Keita. Il senegalese è destinato a partire nella sessione estiva, come lo sarà anche l’olandese visto che il rinnovo sembra un’altra grana irrisolvibile e difficilmente si riuscirà a trattenerlo.
A tutto questo si va ad aggiungere ancora un complessa situazione per quanto riguarda il rinnovo di Lucas Biglia. Perché le parole dell’argentino all’inaugurazione del Lazio Style a Roma Est non sono state molto rassicuranti. “Ne stiamo parlando, non sono cose facili da risolvere, discutiamo. Importante è che le due parti abbiano la voglia di farlo. Quando accadrà? Se fosse facile anche domani, dipende dai tempi. Ho un’età in cui devo pensare bene cosa fare, la Lazio lo sa.” Questo un suo estratto ai microfoni di Mediaset Premium. Poco tempo fa si parlava di cosa fatta: tre milioni netti a stagione e il giocatore più pagato dell’era Lotito. Manca solo la firma del giocatore, intanto slitta l’arrivo dell’agente in Italia. Tutto probabilmente si concluderà con un lieto fine, l’offerta è il massimo a cui la Lazio può arrivare, ci auguriamo che sarà così. Ma la certezza non è ancora dato averla.
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