Vittoria di carattere e di orgoglio quella della Lazio. Un 3 a 1 forse troppo severo per i ciociari, ma alla fine come sempre conta solo il risultato. Al termine della gara mister Sarri, ha commentato così la gara in conferenza stampa:
Rovella e Castellanos, questa partita fa da spartiacque?
“La squadra ha fatto una buona partita anche nel primo tempo, ma con meno capacità di trasformare il gioco in azioni da gol. Andare sotto è stata una bestemmia, ma siamo andati sotto in modo discutibile perché un arbitro esperto fischia fallo prima e non si fa tirare dentro. Due situazioni positive: lo stadio che ci ha aiutato e non ha fischiato. Dopo 3/4 minuti di contraccolpo, siamo stati feroci e potevamo fare altri gol. Castellanos soffriva la mancanza del gol. Ha fatto una discreta partita, ma dopo il gol è stato un altro. Non direi carattere fragile, più sensibile. Rovella ha fatto una buona partita, ma ha margine di miglioramento. Ha dinamismo, ma lo spreca con un po’ più di senso della posizione . Spesso ci fa prendere ripartenze perché si decentra troppo”
Reazione feroce senza tante assenze dei senatori. La reazione dei più giovani che messaggio è?
“A livello di rosa siamo più competitivi, ma a livello di undici no in questo momento. Abbiamo 3/4 che stanno rendendo molto meno dello scorso anno e questi nuovi ci stanno dando una grande mano“
Rovella interno di centrocampo? Se la Lazio dovesse prendere un centrocampista preferiresti una mezzala e un centrale?
“Facciamo valutazioni logiche. Il primo controllo di Luis Alberto, le convocazioni del Giappone e poi vediamo. Se i due responsi non saranno positivi serve un interno. Il vertice basso è un ruolo da specialista e le necessità delle squadre vengono davanti a tutto. Tra lui e Cataldi sicuramente è Rovella che può fare l’interno”
Primo gol di testa della stagione, soddisfatto?
“Vuol dire che siamo scarsi in quel fondamentale (ride, ndr). Siamo ripartiti dall’anno zero. Se qualche giocatore la smettesse di rendere meno del passato è normale che va velocizzato l’inserimento dei nuovi. Se i vecchi tornassero quelli di un tempo i nuovi sarebbero una risorsa in più, invece ora sono strutturali”
Felipe Anderson come lo vede? Distratto o altro?
“La scadenza del contratto non è un problema mio, ma del giocatore e della società. Oggi ha giocato perché ha fatto due o tre allenamenti straordinari e un buon quarto d’ora. Ha fatto due o tre errori e guardandolo negli occhi aveva lo sguardo perso e sono dovuto intervenire. Probabilmente è il più forte della rosa, ma quando vive queste giornate è giusto toglierlo”
Rimonta e crescita?
“Le squadre che vengono qui fanno un miracolo a giocare a pallone perché il terreno è pessimo. La valutazione del terreno dei capitani avversari è sempre zero, non ho visto oggi. La reazione l’ha creata lo stadio più dei giocatori. Quando i tifosi ci hanno spinto e non fischiato ci hanno creduto e dopo l’1-1 abbiamo azzannato la partita. Ho visto una squadra con energia”.
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