In questo campionato, Maurizio Sarri non ha nascosto nulla è ha sempre parlato senza peli sulla lingua. Il tecnico biancoceleste in Milan-Lazio ha rimediato 2 giornate di squalifica sia per comportamento “aggressivo” contro un giocatore del rossonero che ha mancato di rispetto il tecnico e sia per delle presunte bestemmie nel tunnel udite dall’arbitro ma che poi son state dichiarate con ” forse abbiamo capito male” dallo stesso direttore di gara.

Quello invece visto in Lazio-Inter di ieri sera sono sotto gli occhi di tutti. Luiz Felipe al termine del match è stato espulso per comportamento antisportivo salendo amichevolmente sulle spalle di Correa, che ricordiamo è il padrino del figlio del brasiliano e che quindi c’è un legame molto stretto tra i due. Ma allo stesso tempo ci sono state ben due risse, sia al gol di Felipe Anderson che nel finale di gara. Ma tornando all’azione che ha scatenato tutto il nervosismo, Di Marco è rimasto a terra sul contrasto di gioco con Lucas Leiva ed Irrati non ha concesso la punizione optando per il vantaggio. L’azione è continuata con la squadra di Inzaghi che stava andando a concludere nella porta di Reina. Lo stesso portiere ha fatto ripartire la ripartenza biancoceleste con il giocatore neroazzurro ancora a terra, manco fosse stato colpito alla testa o al volto. Ciro Immobile opta dunque alla conclusione con Handanovic che ha respinto il tiro del partenopeo servendo Felipe Anderson libero di tirare a porta vuota. Una rete del vantaggio biancoceleste che non è piaciuta a Lautaro che nonostante abbia continuato lui l’azione cercando il gol, pretendeva che il pallone fosse calciato fuori. La controversia poi si è vista come Di Marco si sia rialzato subito con il tipico comportamento di tutti i calciatori: cercare di fare il furbo in queste occasioni.

Arriviamo al dunque: dopo l’esultanza di Felipe Anderson sia Handanovic, Lautaro ma soprattutto Dumfries, hanno spintonato il giocatore biancoceleste cercando il contatto fisico ed una rissa a pugni chiusi. Il risultato è stato che tutti hanno preso il cartellino giallo compreso il povero FA7 quando dovevano esserci una sflilza di cartellini rossi. Due pesi e due misure? Vedremo cosa deciderà il giudice sportivo ma, se paragonato a quello che è successo a Milano contro i rossoneri, il rosso a Luiz Felipe, è evidente che l’Inter avrà una grazia dal cielo dell’AIA



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