Maurizio Sarri è intervenuto nella consueta conferenza stampa che precede ogni match. Questa volta la Lazio ha una prova di maturità non da poco e la vedrà lottare per i 3 punti in Lazio-Juventus.
“Luis Alberto per noi è importantissimo. Da quando gioca ai suoi livelli abituali la squadra fa prestazioni diverse. Noi vogliamo impostare la squadra su lui e Milinkovic che possono darci tantissimo. Ad oggi la strada presa sembra la migliore, loro due possono darci tanto.
L’attacco della Juve al di la della classifica sembra sia quello con più qualità e con maggiore profondità di tutto il campionato. La Juve ha dei grandi singoli, dobbiamo fargli gestire il meno possibile la palla e dobbiamo contenerli al meglio.
Gli scontri fra allenatori sono solo giornalistici, domani c’è solo Lazio Juventus, affrontiamo una squadra forte e noi dobbiamo di mostrare di essere in striscia. Noi abbiamo ottimi giocatori e loro lo stesso, è tutto da vedere. Anche loro stanno aprendo un ciclo nuovo e sono a metà strada. Sono contento di quelli che ho e i miei ragazzi hanno ancora margini di crescita.
Di quell’anno alla Juventus mi è rimasto un campionato vinto, per uno come me che ha scalato le categorie vincere lo scudetto in massima serie è un momento di gratificazione per il mio lavoro. Noi dobbiamo pensare a risolvere i nostri problemi, poi parleremo di obiettivi. Tre partite significano poco. Fino ad ora abbiamo sempre avuto ottime reazioni a partite disastrosi. Adesso serve continuità. Essere continui in 15 giorni riesce a tutti, in 3 mesi a pochi, in 12 mesi a quasi nessuno. Dobbiamo avere continuità di prestazioni e anche di risultati.
Immobile aveva un problema al polpaccio, l‘edema è risolto. Rimane un dubbio per non rischiarlo, domani mattina valuteremo. Quando entri in questi momenti di gare ravvicinate è dura, bisogna trovare anche il tempo per dormire. Sono partite toste, non solo cronologicamente ma anche per il tasso tecnico degli avversari. Pensiamo a domani, spendiamo tutto quello che abbiamo da spendere e poi dopo penseremo a giovedì. Ritrovarsi dopo la pausa è complicato per tutti.
Ci sono tante cose diverse tra nazionale e club, non tutto accade in maniera automatica. La gara dopo la sosta è difficile per tutti. La sosta è arrivata quando eravamo in crescita e non è facile ripartire dopo 15 giorni. Io sono arrivato a Torino in un momento storico particolare, era inevitabile che si desse il campionato per scontato. Anche se poi è stato difficilissimo perché c’è stato il lockdown e la squadra secondo me era arrivata alla fine di un ciclo. A me quello scudetto ha dato soddisfazione perché è stato difficile vincerlo.
Con Lotito parlo quasi tutti i giorni, quando viene qui a Formello parliamo e ci scambiamo opinioni. Io dico sempre quello che penso e poi lui vedrà cosa può fare. Le scelte le farà lui, altrimenti io mi compro la squadra e decido tutto io anche in ambito economico. Credo che insieme possiamo fare grandi cose.
Noi stiamo provando tutte le soluzioni, ieri abbiamo provato un centravanti classico e un falso nove. Pedro lo ha fatto al Chelsea ed è una soluzione che ci porta ad un gioco diverso. Io non voglio mai giocare sulle qualità degli avversari, anche perché pur cambiano 3 o 4 giocatori non staremo mai al pari della fisicità della Juventus. Anzi preferisco non farlo, vorrei trovare vantaggio in un altro modo. Marusic credo sia ancora positivo con carica virale bassissima, spero si possa risolvere tutto in pochi giorni. Lazzari in allenamento lo vedi sempre bene, va a duemila non sembra mai in difficoltà. Non credo avrà grossi problemi a giocare”.
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