Pedro insieme al suo allenatore Maurizio Sarri, ha presentato in conferenza stampa il match di domani contro il Midtjylland. Ecco le parole dello spagnolo:
Importante il terreno di gioco di domani?
“Importante per noi, non è la stessa cosa giocare su un campo come Bergamo, c’era una condizione perfetta dell’erba. Per noi è importante, l’ultima all’Olimpico stava messo male il terreno, può condizionare il gioco e il risultato”.
Come può crescere la mentalità? Quanto manca per competere con le grandi?
“Ovvio che abbiamo fatto un passo avanti molto grande, quando sono arrivato non era forse la stessa. Non dico che non ci fosse, ma ora abbiamo capito meglio le idee del mister, abbiamo portato grandi rinforzi, stiamo facendo un grande lavoro. Si è visto nelle ultime partite, la squadra sta giocando bene, con fiducia con la palla e personalità. L’ordine l’anno scorso era diverso, ora siamo più forti e solidi”.
L’allenatore del Midtjylland ti ha allenato nelle giovanili del Barcellona. Vuoi vendicarti?
“Una persona molto brava, lo conosco bene, da tanti anni, era coordinatore dell’Academia del Barca. Gli piace fare un bel calcio, ha una buona squadra, sarà molto difficile per noi. Dobbiamo fare una bella prestazione”.
Tridente senza Ciro: ti diverte?
“Sappiamo tutti che Immobile è importante per noi, peccato ora non ci sia. Felipe, Zaccagni, io e gli altri siamo qua per aiutare la squadra, per dare tutto. Penso che Felipe abbia fatto una partita super, il migliore in campo con l’Atalanta. Ciro attacca le spalle della difesa, è un gioco differente, con Felipe puoi più fare uno-due, stiamo facendo bene quello che dice il mister. Poi chiaro nessuno di noi è Ciro, è speciale, fa sempre gol, quando non gioca si nota”.
Che consigli daresti a Cancellieri? C’è possibilità di vederti al Mondiale?
“Difficile, la porta non è così chiusa, ma è passato tanto tempo dall’ultima in Nazionale. La vedo difficile. La Spagna ha una nuova generazione di giovani, stanno facendo bene, Luis Enrique sta facendo bene. Difficile per me. Luka e Matteo stanno facendo gli allenamenti con tanta voglia, difficile giocare a volte quando si è giovani, ma hanno la mentalità per fare le cose giuste. La cosa importante è avere ambizione, dipende anche dal mister inserirli di più. Il consiglio è di continuare a lavorare con la mentalità, a volte quando non si gioca la testa può andare giù. Loro in questo mi piacciono”.
Qualcosa in cui ti senti cresciuto alla tua età?
“Sempre si impara, in ogni squadra. Si impara dai giocatori, la mia ambizione è sempre stata quella di vincere, sono venuto qua con Sarri per questo, lui mi ha detto che voleva vincere e io pure. La Lazio ha vinto tanto, qualche trofeo se l’è portato a casa, per me era una sfida venire qui. Voglio migliorare sempre. Cerco di lavorare al 100% e aiutare tutti quando gioco, poi voglio portare la squadra a un livello ottimo per l’obiettivo principale che è sempre vincere”.
Milinkovic poteva giocare nel tuo Barcellona?
“Titolare difficile, ovvio che sappiamo cosa fa, arriva tante volte in area. Se fai paragone con Busquets, Fabregas, Xavi, Iniesta difficile trovare posto. Thiago Alcantara è andato via perché voleva fare il suo calcio. Quel reparto è stato sempre la forza del Barça, ma Sergio però può giocarci. Completo, forte, l’ha dimostrato tante volte”.
Futuro?
“Ancora non ho parlato col presidente e Igli, ci sarà il tempo di farlo. Siamo concentrati sulla stagione, andiamo di gara in gara. Qui sto bene, sono felice, per me è speciale qui. Non sarà un problema parlarne, ma non è ora il momento. È ancora presto, siamo concentrati sul campo”.
Hai parlato con qualche ex compagno del Barca?
“Ho parlato coi giocatori del Barca, se stai al Barcellona stai bene è difficile andare via. Per me è stato speciale qua, coi tifosi è stato subito molto bella. Per me è speciale quando faccio un gol festeggiare sotto la Curva. Per questo è una squadra speciale, per questo tipo di tifosi che ha. Ai giocatori piace giocare qua, un club molto familiare, va bene con la mia personalità. Entrambi ci troviamo molto bene”.
Come si spiegano i crolli dell’andata?
“Non si spiegano, ci sono partite così, prendi 2 gol in 10 minuti, poi diventa tutto difficile. In Europa c’è un altro ritmo e si paga caro l’errore, in campionato può essere diverso. In Europa puoi andare fuori contro qualsiasi squadra, non conta il nome, giocano tutti al 200%. All’andata abbiamo sbagliato partita, ora è imprescindibile per noi vincere la partita”.
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