La Lazio batte di misura un buon Monza. A decidere la gara è stato il primo goal in biancoceleste del baby Romero. A fine partita Maurizio Sarri ha parlato così ai microfoni di Sky:
“A livello mentale era la partita più difficile, venivamo dalla gara di domenica che richiede tante energie mentali e nervose e il rischio del down energetico era altissimo. Infatti quando abbiamo alzato i ritmi e pressato siamo poi venuti fuori e l’abbiamo vinta. La classifica al momento non la guardiamo. Abbiamo vinto in una situazione in cui l’anno scorso avremmo avuto difficoltà“.
IMMOBILE – “Se voleva entrare prima? Era distratto perché avevo solo uno slot a disposizione e con ancora 20 minuti da giocare non me lo gioco per nessuno. Mentre negli ultimi minuti sì perché il rischio di rimanere in 10 per infortunio era limitato”.
L’ INTERVALLO – “A livello tattico ho detto solo che eravamo sempre a metà strada tra terzo e quinto e che non coprivamo la palla. Ci mancava qualche metro con i centrocampisti e con la linea per poter poi scivolare sul loro esterno. Sotto un altro punto vista ho detto che era una partita in cui dovevamo tirar fuori umiltà. Il Monza poi è una squadra che palleggia e devi accettare che ti mettano in difficoltà. Dovevamo essere ordinati e umili per poter trovare la palla in uscita per recuperare con continuità. L’appello era all’umiltà e all’applicazione”.
ROMERO – “Con me ha giocato anche a 16 anni perché l’anno scorso ha giocato già qualche spezzone. Non ne parlo molto perché è in un momento della carriera in cui meno se ne parla meglio è, dove se fai un gol ti senti già arrivato. Però il ragazzo ha la testa per poter fare un buon percorso”.
LAZIO TRA LE TOP ALLENATE?- “Questa è una squadra che ha delle potenzialità che non ha ancora espresso. Rispetto alle squadre top citate (Napoli, Chelsea e Juventus, ndr) forse è un gradino sotto, ma può arrivarci”.
JUVENTUS – “Sarà una partita importante, pensare che possa essere una gara più che importante è un’esagerazione. La classifica è corta, una settimana sei secondo, un’altra sesto. La classifica è tutta da delinearsi, poi se il Napoli continua così non ci sono più discorsi da fare se non per il secondo posto in giù”.
Poi ha parlato anche su Dazn:
LA GARA – “All’inizio abbiamo fatto fatica da un punto di vista tattico e mentale. Poi siamo cresciuti. In mezzo tra Roma e Juventus non era semplice giocare questa partita. Era la sesta partita in diciotto giorni. È pura follia. Ma l’associazione calciatori rimane in silenzio”.
CLASSIFICA – “Il secondo posto in questo momento non ha chissà quale significato. Ci sono ancora da giocare tantissime partite. L’ aspetto positivo è che teniamo testa alle big negli scontri diretti e sembriamo più affidabili nelle partite contro le piccole”.
CAMBI – “Ci voleva energia in mezzo al campo per questo nel secondo tempo quando bisognava cambiare qualcosa ho preferito Cataldi e Basic a Luis Alberto”.
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