“Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più”, diceva un certo Marcel Proust. Quello dellaLazio, non può essere definito propriamente come un ‘sogno’. L’obiettivo Champions League, sulle griglie di partenza, era concretamente raggiungibile. Dopo la straordinaria stagione dello scorso anno, i biancocelesti avevano chiaramente in testa quello che volevano e potevano ottenere: l’accesso all’Europa che conta. Arrivati a sole quattro giornate dal termine del campionato, rimane un po’ di rammarico guardando in che modo, a volte, tutti questi chilometri sono stati percorsi. La sconfitta con il Chievo, tra le mura dell’Olimpico, pesa ora come un macigno. Una vera e propria gincana, che ha mandato fuori strada la Lazio. Da aggiungere, stringendo il raggio agli ultimi match disputati, la dipartita in casa della Spal e il pareggio a Roma con il Sassuolo. insomma, tanti punti. Forse troppi, arrivati a questo punto. La classifica è corta, cortissima: le squadre stanno dando vita a una lotta feroce. La Lazio ha il dovere di crederci, nonostante la sua posizione non sia di vantaggio. La matematica ancora non ha emesso alcuna sentenza. ‘Sognare di più’ non è proibito.
LA CLASSIFICA – Come già evidenziato, tutte le squadre lottano in un fazzoletto di terra. L’ultima giornata di campionato ha espresso verdetti importanti e significativi. Manca l’Atalanta, che giocherà questa sera contro l’Udinese. Ma, in questo momento, sono tre i punti che separano la Lazio dal quarto posto. Quota 55 per i biancocelesti, la Roma è attualmente a 58. Se la Dea dovesse vincere passerebbe a quota 59. A quel punto, in soli quattro punti, sarebbero 5 le compagini in lotta. Un mucchio selvaggio, una corsa sfrenata verso un obiettivo ambizioso. Il Milan ha perso incredibilmente terreno (5 punti nelle ultime 7 gare), precipitando contro il Torino e rimanendo fermo a 56 lunghezze. Dal canto loro, i granata, hanno agganciato proprio i rossoneri. Al momento le gerarchie recitano ottavo posto per i ragazzi di Inzaghi, con qualche rammarico per i punti persi maldestramente lungo il cammino. Ma, in una situazione così in bilico, nessuno è fuori pericolo. Ecco l’attuale classifica per la lotta al quarto posto.
Roma 58
Atalanta 56*
Torino 56
Milan 56
Lazio 55
*con una partita in meno
CALENDARIO – Quattro partite, poi fine dei giochi. Ben due di queste, per la Lazio, sono scontri diretti. Il 5 maggio arriva l’Atalanta all’Olimpico. Poi ci saranno, nell’ordine, il Cagliari fuori casa (11 maggio) e il Bologna a Roma (20 maggio). L’atto finale, invece, si svolgerà a Torino contro i granata, il 26 maggio. Quattro finali, da vivere con il fiato sospeso. Non dipenderà, ovviamente, tutto dalla Lazio. Uno scivolone delle dirette avversarie è ben accetto, condizione necessaria per poter sperare di tagliare quel traguardo con tanto di musica annessa. Di seguito il calendario delle dirette avversarie.
ROMA: Genoa (trasferta), Juventus (casa), Sassuolo (trasferta), Parma (casa).
ATALANTA: Udinese (casa), Lazio (trasferta), Genoa (casa), Juventus (trasferta), Sassuolo (casa).
TORINO: Juventus (trasferta), Sassuolo (casa), Empoli (trasferta), Lazio (casa).
MILAN: Bologna (casa), Fiorentina (trasferta), Frosinone (casa), Spal (trasferta).
SCONTRI DIRETTI – Può capitare, e la Lazio ne sa qualcosa, di arrivare a pari punti con una diretta concorrente. Se si presentasse questo scenario, sarebbero i risultati maturati negli scontri diretti a prevalere. In caso di ulteriore parità, verrebbero considerati altri parametri. Nell’ordine, differenza reti negli scontri diretti, differenza reti generale, maggior numero di reti totali nell’arco di tutto il campionato. Per quanto riguarda la Lazio, favorevole la situazione in ottica derby con la Roma: in vantaggio i biancocelesti, grazie al 3 a 0 netto rifilato ai giallorossi nell’ultima stracittadina. Male, invece, con le milanesi. A pari punti, sarebbero Milan e Inter a prevalere. Per quanto riguarda Atalanta e Torino, la storia è ancora da scrivere. Contro la Dea la Lazio dovrà vincere con almeno due gol di scarto, dopo la sconfitta rimediata all’andata per 1 a 0 a Bergamo. Invece, con il Torino il risultato è stato di 1 a 1 all’Olimpico. Nulla è ancora deciso.
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