Ormai abbiamo capito tutti l’annata della Lazio, un qualcosa di realmente complicato da definire, obiettivi falliti e centroclassifica a dir poco anomalo. Ad analizzare la situazione in casa biancoceleste ci ha pensato il giornalista di Leggo e Dimensione Suono Roma, Enrico Sarzanini, che non l’ha mandate a dire su com’è andata la stagione biancoceleste.
Come giudichi la stagione della Lazio?
“La stagione della Lazio si può definire con una sola parola: fallimentare. Ad inizio anno eravamo partiti con l’idea di veder ripetere un campionato sulla falsa riga di quello dello scorso anno. In più l’obiettivo Champions era davvero troppo importante da poter fallire, come è successo. Una volta eliminati dalla competizione l’obiettivo era giocarsi da protagonisti l’Europa League e cercare di vincere la Coppa Italia. Purtroppo a questo punto della stagione la Lazio è fuori da tutto. Ma la cosa più preoccupante sono i tanti giocatori scontenti. Credo che questa sia la sconfitta più brutta per la società”
Di chi sono le colpe di questa stagione ormai compromessa?
“Bastava poco in estate per rendere questa squadra ancora più completa. La rosa è stata rinforzata male, quindi le colpe della società sono evidenti. Anche i giocatori e il mister, non sono esenti da colpe. La squadra è la stessa dello scorso anno, perciò alcuni problemi interni hanno fatto si, che questa stagione sia stata pessima. L’episodio chiave credo sia la questione della fascia di capitano, promessa a Candreva poi finita sul braccio di Lucas Biglia a furor di spogliatoio. Se devo quantificare in percentuali darei un 60 % di colpa alla società e il restante 40 % da dividere tra giocatori e allenatore”
Al termine della stagione è giusto continuare con Pioli?
“Credo che il ciclo di Pioli alla Lazio sia terminato. Lo dico con molto dispiacere per la stima che provo nei confronti del professionista e dell’uomo. Dal cambio del tecnico dovrà ripartire la rivoluzione in casa Lazio. In questa stagione ha diverse colpe secondo me, il fatto di non saper tenere in mano lo spogliatoio credo sia la cosa più grave. Quando le cose vanno male alla fine il primo a pagare è sempre l’allenatore e anche stavolta molto probabilmente andrà così. Credo che la separazione a fine anno giovi a tutti anche allo stesso Pioli”
Come si può uscire da questo scontro tra i tifosi ed il Presidente Lotito?
“Sono parecchi anni che sta andando avanti questo scontro tra la tifoseria e la presidenza. Ho la sensazione che siamo arrivati al capolinea di questa vicenda. Seguo la Lazio dal 1994 e credo di non aver mai vissuto in tutti questi anni, un punto così basso tra il rapporto tifosi-presidente. Non capisco come la società non faccia niente per migliorare questo aspetto, non comprendo neanche come lui non pensi a fare un passo indietro visto che ha un intero popolo contro. Non credo neanche una grande vittoria possa ricucire un rapporto così compromesso tra le parti. Purtroppo siamo abituati a queste stagioni altalenanti e credo che la gente sia stufa di questo. Una soluzione sarebbe trovare qualcuno che vorrebbe acquistare la società, ma al momento non c’è nessuno, anche perchè Lotito non ha nessuna intenzione di vendere la Lazio. Al momento non vedo soluzioni per uscire da questo scontro”
Sei favorevole all’idea del Flaminio come nuovo stadio?
“Lo stadio Flaminio rappresenta per molte persone un luogo sacro, fatto di ricordi inviolabili. Sarebbe perfetto per una società come la Lazio per tanti motivi. Avrebbe la capienza giusta, in più si trova in un quartiere abitato da tanti laziali, inoltre si trova nel cuore della città. Non come queste cattedrali nel deserto che vorrebbero costruire fuori dal raccordo, che poi di sportivo c’è veramente poco. Pensandoci potrebbe essere un passo in avanti di Lotito verso i tifosi. Un primo passo”
Come vedi il futuro della Lazio?
“Bisogna vedere come fino ad ora è stata gestita la Lazio. In questi anni si è ripetuta sempre la stessa storia, un anno si raggiungono obiettivi importanti, ma l’anno successivo si fallisce sempre. Credo che i biancocelesti siano gestiti per galleggiare in Serie A. Questa cosa non va bene a nessuno, neanche a noi addetti ai lavori che abbiamo visto grandi Lazio in passato e oggi siamo costretti ad accontentarci un pò delle briciole. Spero di essere smentito e di ricredermi, ma al momento non vedo futuro per questa squadra”
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