La Lazio Primavera non riesce a trovare la continuità di risultati contro i pari età dell’Ascoli; per dieci undicesimi si vede la stessa squadra vittoriosa contro l’Empoli, romani che non vincono in trasferta dalla partita d’esordio.
La partita registra qualcosa di significativo con Folorunsho che col sinistro raccoglie un cross dalla destra di Palombi, ma senza fortuna. L’Ascoli inizia ad attaccare per rifiatare dalla pressione, e De Grazia prova la magia da centrocampo, Matosevic praticamente battuto ma non è gol. Alla mezz’ora Borecki scambia breve su calcio d’angolo e arriva un fischio dell’arbitro, infatti è calcio di rigore per la Lazio per un fallo a palla lontana; ma Palombi sciupa, Venditti lo ipnotizza. Cinque minuti dopo altra occasione con Murgia che imbecca nuovamente Palombi ma il suo mancino finisce in curva.
Secondo tempo con Manoni sostituito da Bezziccherri, ma la storia non ha un copione diverso; Orsolini scappa sulla destra, Manari in area tutto solo può segnare e far festa. Altro cambio, Calì rileva Folorunsho per una Lazio ultraoffensiva, ma nemmeno oggi è giornata, specialmente per Palombi che duella nuovamente con Venditti, ma l’ascolano nega nuovamente il gol. I marchigiani si espongono per il necessario ma quando lo fanno sono letali, infatti Manari con un sventola di sinistro accarezza il palo. Bezziccheri prova a spronare i suoi compagni, entrando in area e segnando ma l’attaccante era in fuorigioco.
Al 75’ l’Ascoli capitola: Manari, uno dei migliori se non il migliore in campo, fa esaltare Matosevic con un tiro miracolosamente parato, ma sulla ribattuta Orsolini mette il tap-in vincente. La reazione laziale è degna della miglior sfortuna, un palo che non aiuta una Lazio scavalcata in classifica proprio dai bianconeri, alla ricerca disperata di quella continuità cui avrebbe forte bisogno.
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