Conferenza Stampa SS.Lazio
Lazio-Sampdoria: la conferenza stampa di Simone Inzaghi
Lazio-Sampdoria: la conferenza stampa di Simone Inzaghi
Dal centro di Formello dove la Lazio è ancora in ritiro, arriva la conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Lazio-Sampdoria.
“Le parole del Presidente Claudio Lotito e del Direttore Sportivo Igli Tare sono state belle, ma non ne avevo bisogno perché percepisco la loro vicinanza ogni giorno. Nell’ultima settimana si è parlato e scritto troppo, ma ho la fortuna di conoscere l’ambiente di Roma essendo qui da venti anni. Il paragone con la Ferrari? Sarà mia premura far esprimere a pieni giri questa squadra, personalmente sono rimasto deluso dalla prestazione offerta a Cipro e dall’approccio offerto dalla squadra con il ChievoVerona. Al Bentegodi abbiamo ribaltato la gara e se il palo colpito da Immobile fosse entrato in gol, la settimana sarebbe stata diversa anche nei giudizi della stampa. Avremmo meritato la vittoria a Verona, ma abbiamo portato a termine una buona analisi della situazione.
Insieme alla Società abbiamo condiviso l’idea del ritiro: non è stato punitivo, ma utile per svolgere un’analisi per trovarci insieme e capire. Ci siamo focalizzati su ciò che non è andato, sapendo che siamo ad un punto dal quarto posto. Abbiamo passato la fase a gironi di Europa League con due giornate d’anticipo, ma siamo ambiziosi come è giusto che sia e vogliamo migliorarci. Il Direttore Tare ha detto che il nostro obiettivo non dev’essere un’ossessione: vogliamo essere in corsa per il quarto posto perché siamo reduci da due quinti posti. Due anni fa solo le prime tre forze del campionato si qualificavano per la Champions League ed eravamo quarti a tre giornate dal termine e con una finale di Coppa Italia da disputare, lo scorso anno, invece, siamo arrivati quarti a pari punti con l’Inter. Sappiamo quali sono i nostri obiettivi ma non dobbiamo essere ossessionati da quest’obiettivo e dobbiamo vivere tranquillamente, altrimenti non ci giocheremo liberi mentalmente. Questo non dev’essere un alibi ed è anche per questo motivo che abbiamo deciso di svolgere un’intera settimana di lavoro insieme.
Ciò che è accaduto lo scorso anno è sotto gli occhi di tutti: ho dichiarato che non avrei più parlato di arbitri e di VAR. Guardando alla passata stagione, tutti ricordano l’ultima gara con l’Inter, ma noi che abbiamo vissuto l’annata sportiva sappiamo che è dipeso da noi, ma che ci sono stati anche dei fattori esterni che hanno decretato la nostra esclusione dalla Champions League. Abbiamo svolto una bella analisi nel corso di questo ritiro, ci siamo allenati bene: non è stato un ritiro punitivo, ma condiviso per analizzare ciò che non ha funzionato nelle ultime due gare. Avevamo sbagliato approccio domenica scorsa a Verona ed abbiamo avuto tempo per stare insieme, per lavorare sulle nostre certezze ed ho trovato grande disponibilità da un gruppo maturo che sa di lavorare in una piazza esigente che richiede continui miglioramenti dalla squadra. Siamo quinti ad un punto dal quarto posto e siamo nella stessa situazione dello scorso anno nel quale, però, avevamo segnato quindici gol in più e nel quale avevamo offerto prove migliori.
Ho ancora due allenamenti a disposizione: Adam Marusic non ci sarà nella gara di domani, mentre Leiva sta tornando parzialmente in gruppo. Oggi svolgerà in gruppo solo una porzione della seduta e non sono convinto della sua convocazione e probabilmente non giocherà: lo valuterò perché avremo tante gare ravvicinate nelle prossime settimane e decideremo come comportarci con lui. Le differenze con il ritiro di Norcia del 2016? Era tutto nuovo per me, mi affacciavo alla prima squadra e dovevo conoscere i calciatori, ci sono state poche analogie con il ritiro odierno perché quello che è in corso non è punitivo ed abbiamo avuto bisogno di tempo per analizzare alcuni temi. Sono orgoglioso di allenare Sergej Milinkovic, ha grandi qualità e sta crescendo. Il serbo corre di pari passo con la Lazio: nessuna delle sei squadre italiane ha passato il turno con due giornate d’anticipo ed aveva abituato tutti a grandi numeri e sa che deve crescere. È molto intelligente il numero 21 e sa che deve dare molto di più come tutti i suoi compagni.
La Sampdoria è una squadra molto organizzata guidata da un bravissimo allenatore; i blucerchiati hanno ritrovato la vittoria e verranno a Roma per offrire la loro prestazione. Noi vogliamo vincere perché vogliamo preservare una buona classifica. Sto pensando ad una soluzione tattica diversa, ma ne abbiamo vista una anche a Verona: abbiamo schierato un attaccante in più ed abbiamo svolto un buon secondo tempo. Tale assetto si potrebbe ripetere in altre circostanze senza alcuna preclusione”.
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