Al termine di Lazio-Torino, Ciro Immobile è intervenuto ai microfoni di Sky.
“Partita difficile, noi dobbiamo migliorare l’approccio nel secondo tempo, come è stato col Genoa. Se riuscivamo a portare avanti lo 0-0 potevamo segnare il gol della vittoria. La squadra ha lottato su tutti i palloni contro un avversario tosto e va bene così”.
QUARTO POSTO
“Quando becchi il pressing in ogni zona del campo devi muovere la palla velocemente, noi lo abbiamo fatto a sprazzi trovando qualche occasione ma loro sono una squadra tosta tecnicamente e fisicamente. Ora guardiamo avanti con un punto guadagnato. Quarto posto sapevamo che fosse lontano, con il pareggio della Juve e una vittoria nostra ci saremmo avvicinati, il nostro step va avanti nella crescita, volevamo la terza vittoria consecutiva, purtroppo non è arrivata”.
CRITICHE
“I record bastano a zittire le critiche? No, non bastano. Le critiche fanno parte del calcio e le accetto ma non accetto le cattiverie, ci sta qualcuno che si diverte nel farle. Io voglio meritare le critiche e gli elogi quando ci sono. In Nazionale è tutto amplificato, rimane il dispiacere della non qualificazione, la risponsabilità è di tutti”.
Il numero 17 è poi intervenuto ai microfoni di Dazn.
“Non è stata la vera Lazio? Il Torino ci ha messo in grande difficoltà, non siamo riusciti a muovere la Lazio come al solito. Questo ci ha penalizzati. Il risultato più giusto è il pareggio. La partita è stata abbastanza equilibrata, abbiamo avuto delle occasioni contro giusto da calci piazzati”.
“Il Torino di solito viene ad aggredire e poi cerca gli spazi, oggi ha dimostrato di saper palleggiare. Questo ci ha messo in difficoltà, ci ha stupiti. Occasione persa? Sì, è ovvio. Le difficoltà ci sono e ci sono ancora. La Juventus è lontana, la lotta per l’Europa League è serrata, oggi ci serviva sicuramente qualcosa in più”.
“25 gol in tre campionati diversi? Bello bello, frutto di un lavoro che viene da lontano. Ringrazio tutti i miei compagni, sono davvero soddisfatto. Oggi Sergio ha messo una palla strepitosa. Nazionale? Bene o male, purché se ne parli. Le critiche fanno parte del nostro lavoro. Quando arriva una delusione così importante, è ovvio. Le responsabilità sono di tutti, bisogna guardare al futuro, sperare di andare al prossimo Mondiale. Se rimango? Non so, non ho ancora deciso”.
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