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Caso Lazio-Torino: i probabili motivi della rabbia di Lotito
Dopo la sentenza del giudice sportivo che ha deciso di rigiocare Lazio-Torino, Claudio Lotito ha annunciato, tramite una nota ufficiale di voler procedere penalmente e nelle sedi legali.
Come riporta anche Lalaziosiamonoi, ci sono delle date non chiare pr i legali della Lazio. La Asl aveva perso efficacia il 28 Febbraio oppure il 1 Marzo. Praticamente il giorno prima della partita contro i biancocelesti.
Vengono dunque contestate le date della quarantena, l’efficacia retroattiva dei documenti, autorizzavano gli allenamenti individuali e la proroga dell’isolamento fino al 2 marzo.
La polemica arriva sul “giorno 23 Febbraio ” in cui i giocatori granata potevano circolare liberi a effetto immediato per la tutela della salute pubblica. Per gli avvocati biancocelesti ” Appare evidente la costruzione volontaria dell’impedimento al viaggio che il Torino avrebbe dovuto intraprendere il 2 Marzo “.
Considerato il tutto, non si può escludere che la Lazio possa rivolgersi alla Procura della Repubblica di Torino denunciando i dirigenti della Asl piemontese.
In casa biancoceleste, si pensa infatti che la quarantena sia stata allungata con lo scopo di far saltare la partita dopo il rinvio di quella con il Sassuolo. La Lega, con gli altri club, si erano espressi affinchè Lazio-Torino si giocasse: i casi Covid hanno colpito e condizionato il cammino di tutte le squadre della Serie A ( Lazio Compresa ).
Martedì si saprà di più sul caso tamponi e anche Torino – Lazio gara di andata, un altro fronte della lotta Lotito-Cairo.
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