protocollo serie a covid
protocollo serie a covid

Lazio-Torino sta scatenando una polemica già vista in questa fase di pandemia italiana e mondiale. Il precedente parla chiaro e ci ricolleghiamo a quel Juventus-Napoli dove la Asl non ha fatto partire i partenopei verso Torino. Nonostante ci fu il divieto dell’organo sanitario, la Lega Calcio ha dato l’ok al disputare la gara come da regolamento infliggendo al Napoli 1 punto di penalizzazione e la sconfitta a Tavolino.

Tante sono state le polemiche ed il ricorso di De Laurentiis fu accolto annullando la “sentenza” rinviando il match: ergo come se non fosse successo nulla.

Dall’altra parte c’è il caso Genoa dove i liguri, nonostante siano stati duramente colpiti, la Asl non ha dato il blocco costringendo i rossoblù a disputare le gare senza una grandissima fetta di giocatori.

Infine torniamo a Torino, che rispecchia il primo caso che poi portò tanto clamore, scoperchiando anche le falle della Lega Calcio ma a quanto pare nulla è cambiato. I granata hanno l’obbligo di rimanere in quarantena fino alla mezzanotte di oggi, Martedì 2 Marzo 2021. Nessun giocatore può spostarsi per evitare che il focolaio possa passare anche per Roma visto che la variante di coronavirus è quella Inglese. Ma, nonostante gli incartamenti degli organi sanitari piemontesi, la Lega Calcio non ha diramato nessun comunicato ufficiale in merito ad una presa di posizione drastica: la partita deve essere disputata da regolamento.

In termini di legge, la compagine torinese non può partire e non verrà a Roma. La Lazio, da regolamento, si DEVE presentare presso lo Stadio Olimpico di Roma per far presenza onde evitare la penalizzazione e\o sanzione. Si va dunque sullo specchio dei partenopei. La Lazio vincerà 3-0 a tavolino, gli verranno assegnati i 3 punti ed un punto sarà tolto alla squadra di Cairo. Ma, come il passato ci ha fatto vedere, ci saranno sicuramente dei ricorsi per poi disputare la gara a data da destinarsi e cancellare le penalizzazioni e il risultato “del tavolino”. Non è una lotta tra tifosi o delle società che sono al guinzaglio corto per delle regole contrastanti italiane, hanno entrambe ragione. Ma ci fa rimanere perplessi, come l’ente sportivo italiano, possa ricadere in queste questioni “burocratiche” senza rinviare la partita ufficialmente e intraprendere una strada che risulterà inutile a livello di classifica e di risultato.



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