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Le aziende di Lotito “inguaiano” la Lazio: chiuso in rosso il primo Trimestre 2015/16
Tempo di bilanci in casa Lazio, non solo in ambito sportivo. La società biancoceleste ha infatti appena reso nota la situazione finanziaria dei primi tre mesi dell’esercizio 2015/16, vale a dire fino al 30 settembre 2015, evidenziando una perdita netta consolidata di 4,83 milioni di euro.
Come riporta il portale Calcioefinanza.it il saldo risulta leggermente peggiore rispetto ai 5,41 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio. Un bilancio negativo, frutto dei 21,05 milioni di euro (+8,7%) di ricavi al pari dei 22,22 milioni di costi (+7.63%).
Analizzando nel dettaglio la relazione si evince che 1,52 milioni corrispondo ai ricavi provenienti dalla gare, alla quale fanno parte abbonamenti e biglietti venduti per i match disputati allo Stadio Olimpico. Poco meno dei 4,19 milioni sono stati incassati da sponsorizzazioni, pubblicità, royalties, mentre la fetta maggiore dei guadagni della società biancoceleste arriva, come noto, dai diritti TV e altre concessioni, con un’entrata pari a 15,34 milioni di euro. Per quanto riguarda i costi invece, quello del personale è di 14,05, in linea con quelli dello stesso periodo dell’ultimo esercizio, mentre è la voce “Altri Costi di Gestione” a presentare un aumento delle spese, soprattutto nell’ambito della manutenzione e dei servizi riguardanti il centro sportivo di Formello. L’onere riguardante queste prestazioni è aumentato di circa 1,75 milioni di euro, passando dai 6,44 dello scorso anno agli 8,19 di quello attuale. Servizi commissionati ad aziende che hanno come proprietario unico un personaggio chiaramente noto nell’ambiente laziale, il presidente Claudio Lotito.
Come testimonia il rapporto trimestrale, la società biancoceleste ha appaltato tutte le attività alle seguenti aziende:
-la Roma Union Security, per un costo di Euro 0,13 milioni e debiti per Euro 0,04 milioni, riferito al servizio di vigilanza;
-la Gasoltermica Laurentina, per un costo di Euro 0,70 milioni e debito di Euro 0,02 milioni, relativo alla manutenzione del centro sportivo di Formello, dei negozi e alla gestione del magazzino merci di tutta la rete commerciale della SS Lazio Marketing;
-la Omnia Service, per un costo di Euro 0,29 milioni e debito di Euro 0,46 milioni, per il servizio di mensa sia giornaliero che in occasione dei ritiri per i tesserati presso il centro Sportivo di Formello;
-la Linda, per un costo di Euro 0,14 milioni, a fronte servizi di assistenza ai sistemi informatici, processi organizzativi e logistici aziendali e magazzino area tecnica;
-la Snam Lazio Sud per un costo di Euro 0,09 milioni, a fronte di servizi di assistenza gestionale;
-la Bona Dea, per un costo di Euro 0,05 milioni e debito di Euro 0,03 milioni, a fronte di servizi di assistenza all’amministrazione del personale;
Una situazione alquanto insolita, che gli addetti ai lavori hanno subito cercato di smorzare affermando nello stesso comunicato che “tali transazioni sono state perfezionate nel rispetto della correttezza sostanziale e procedurale ed a normali condizioni di mercato”.
Bisogna pur sempre sottolineare che dal punto di vista patrimoniale e finanziario, il patrimonio netto consolidato della Lazio è positivo per 16,71 milioni, mentre la posizione finanziaria netta risulta negativa per 21,70 milioni con una variazione di 3,75 milioni, rispetto al 30 giugno 2015.
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