“L’incremento dell’attivo corrente, al netto delle disponibilità liquide, rispetto al 30 giugno 2013 è pari ad Euro 16,64 milioni. Tale variazione è dovuta principalmente all’aumento dei crediti verso enti specifici in conseguenza delle operazioni di trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive nella sessione invernale“.
Il bilancio trimestrale della Lazio reso pubblico nelle ultime ore lo dice in modo inequivocabile: il club capitolino galleggia grazie alla cessione di Hernanes all’Inter, avvenuta nel mese di gennaio tra le lacrime del “profeta” e la rabbia dei tifosi. Cessione che a quanto pare era inevitabile. Perché senza i 17 milioni arrivati da Moratti, ora la situazione economica sarebbe disastrosa. Al contrario di quello che ama ripetere Lotito: “Non abbiamo bisogno di vendere per comprare”. Sì, come no.
Ma non è tutto. A leggere tra le righe del bilancio della Lazio c’è veramente da rabbrividire. Pagina quattordici: “Rispetto al 30 giugno 2013, i Debiti correnti, al netto dell’esposizione finanziaria, sono aumentati di Euro 7,82 milioni passando da Euro 128,97 milioni a Euro 136,79 milioni. La variazione è dipesa principalmente dal ricorrente incremento, esclusivamente infrannuale, dei risconti passivi a fronte di anticipazioni ricevute, nella loro pressoché integralità, su servizi televisivi, ceduti per Euro 8,80 milioni, e dei debiti commerciali per Euro 4,78 milioni in parte compensati dalla riduzione dei debiti tributari per il pagamento della rata della transazione“.
E c’è chi, tra i giornalisti che quotidianamente seguono la Lazio, ha il coraggio di parlare di un “Tesoretto” pronto ad essere utilizzato per rinforzare la squadra. Chi lo dice, evidentemente, è in malafede. O non sa leggere. Il bilancio, purtroppo, è inequivocabile. Non c’è nessun tesoretto, anzi. “Non vi sono attività finanziarie date a garanzia per passività o passività finanziarie ad esclusione della cessione di crediti futuri rivenienti dal contratti Sky per l’ottenimento di anticipi da parte della Unicredit Factoring”. Righe pesanti più di un macigno. Parole, quelle contenute a pagina 9 del bilancio trimestrale della Lazio, che fanno paura. In sintesi, si sta navigando a vista, grazie agli anticipi ricevuti da Unicredit a cui Lotito ha dato in garanzia i “soldi futuri” che avrà modo di incassare da Sky.
Ma se i soldi, a causa di una gestione a dir poco discutibile, non ci sono…Perchè Lotito non prova a trovare qualcuno pronto a rilevare la Lazio? Insomma, torna prepotentemente alla ribalta la solita domanda. A Lotito, chi glielo fa fare? La risposta, forse, è sempre nel bilancio trimestrale presentato dalla società. Pagina dieci, voce “Rapporti con parti correlate”.
Parti correlate che, guarda caso, fanno tutte capo proprio a Lotito. Nel dettaglio: “Roma Union Security, per un costo nel trimestre di Euro 0,31 milioni, riferito al servizio di vigilanza; Gasoltermica Laurentina, per un costo nel trimestre di Euro 0,32 milioni, relativo alla manutenzione del centro sportivo di Formello, dei negozi e la gestione del magazzino merci di tutta la rete commerciale della SS Lazio Marketing; Omnia Service, per un costo nel trimestre di Euro 0,24 milioni e debito di Euro 0,29 milioni al 31 marzo 2014, per il servizio di mensa sia giornaliero che in occasione dei ritiri per i tesserati presso il centro Sportivo di Formello; Lazio Snam sud, per un costo complessivo definitivo che incide solo nel trimestre di Euro 3,30 milioni e debito di Euro 3,30 milioni al 31 marzo 2014, a fronte di costi complementari alle attività ricevute per prestazioni di servizi; U.S. Salernitana per un costo nel trimestre di Euro 0,36 milioni e debito di Euro 0,48 milioni al 31 marzo 2014, per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari“.
Avete qualche istante da investire? Fate la somma di tutte queste spese. Ora, vi rendete conto di quello che sta succedendo al più antico club della Capitale? Vi rendete conto che c’è qualcuno che sta usando la Lazio e i soldi che il popolo biancoceleste porta nelle casse della società, per tenere in vita altre aziende che con la Lazio e la sua gente niente hanno a che vedere? Fino a quando non si parlerà di questo, fino a quando in sala stampa e in ogni altra occasione utile, a Lotito non si chiederà conto di questi numeri impietosi, la “liberazione” non potrà che essere una mera utopia. Giornalisti, comunicatori, mestieranti vari: invece di parlare dei polpacci di Klose e di inventare notizie in merito ad una prossima campagna acquisti, iniziate a svolgere correttamente il vostro lavoro. Ne va della dignità di un popolo. Ma, soprattutto, di voi stessi.
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