Prima conferenza stampa 2023 per Maurizio Sarri. Il tecnico ha presentato la gara di domani pomeriggio contro il Lecce. Queste le sue parole:
Che Lazio si aspetta di vedere?
Siamo di fronte a qualcosa di mai successo, se non per il lockdown. La situazione è strana, le reazioni alla fase di rientro è poco prevedibile. Lo abbiamo visto anche all’estero. Il Psg ne ha presi 3, il Tottenham che perde, il Chelsea che fa fatica col Nottingham Forest, il Barcellona che pareggia con l’Espanyol. Tutta una serie di risultati che ci fanno intravedere le difficoltà che si possono trovare al rientro”.
Quali possono essere le minacce del Lecce?
“Una squadra di buona aggressività, ma che rimane comunque ordinata. Ha anche un buon palleggio, si vede che c’è tanto lavoro addosso, hanno delle ripartenze di alto livello. Il Lecce è rimasto in partita contro tutte le squadre di alta classifica. Alcune le ha vinte, alcune le ha pareggiate e quando ha perso l’ha fatto al 96′ come con l’Inter. Va tenuta in grande considerazione”.
Ci sono delle certezze?
“Qualche giocatore lascia la sensazione di stare bene fisicamente e mentalmente. Altri hanno storie diverse e stanno ricercando la condizione, speriamo che l’approccio sia di buon livello. Il nostro limite è sempre stato la non continuità a livello mentale, se sei passivo vai in difficoltà fisicamente e tatticamente. Un limite che abbiamo contenuto negli ultimi tempi, ma non azzerato. Un minimo di preoccupazione può nascere da questo, poi qualche giocatore che sta molto bene c’è”.
Il mercato è aperto…
“Non so se per noi sia aperto o no, il presidente è stato impegnato con qualcosa di più importante negli ultimi tempi, poi a fine dicembre ha staccato un po’. Quando rientra ne parleremo, non penso ci siano grandi possibilità di migliorare la squadra. Si può rendere più organica la rosa”.
Le voci però possono ledere l’armonia?
“Se voi parlate un giorno sì e un giorno no di Milinkovic e Luis Alberto è chiaro che andate a ledere l’armonia, ma è un problema vostro. Se non fare qualche telefonata minatoria ma non rientra nelle mie caratteristiche (ride, ndr). Bisogna andare sull’intelligenza dei giocatori, non farsi influenzare dalle voci dall’esterno.. Leggo di Luis Alberto che vuole andare via perché non va d’accordo con l’allenatore, io sono arrivato a luglio 2021 e lui non venne in ritiro perché voleva la cessione. Ho ereditato la situazione, non l’ho certamente creata. Può essere comprensibile la sua voglia di tornare in Spagna in ogni sessione, poi è sempre rimasto e ci ha dato il suo apporto”.
Quali difficoltà? Come ha trovato chi ha fatto il Mondiale?
“Non avere competizioni per più di 50 giorni, tutto quello che si prova a simulare ha sempre una valenza non massimale non essendoci punti in palio. Chi rientra dal Mondiale può avere ripercussioni positive o negative. Ci sono energie mentali e nervose che vengono spese in un Mondiale, si va in campo per una nazionale. Poi chi ha vinto può essere galvanizzato, gli altri sono un po’ delusi. I nostri due hanno da smaltire la stanchezza emotiva forte e un pizzico di delusione. Milinkovic è tornato anche un po’ acciaccato. Sembrano in evoluzione positiva tutti e due, ma non sono al 100% sicuramente”.
Come sta Immobile?
“Non ha fatto il Mondiale, ha risolto i problemi fisici, sembra in grande crescita di condizione. Non al top, ma in crescita”.
Le è piaciuto il Mondiale?
Il 13 novembre erano tutte nelle competizioni nazionali, il 18 c’era il Mondiale. Ho visto poco, un ammasso di buoni giocatori in squadre che erano poco squadre. Non lascia niente, se non una grande pubblicità per il Qatar.
Soddisfatto dei 30 punti? Come sta la squadra fisicamente?
Due punti di media a partita penso siano tanta roba. Chiaro che per il momento lasciano il tempo che trovano, c’è da proseguite su questi livelli, alla fine potrebbero garantirci una classifica importante. IL ritorno sarà più difficile, si lasciano più punti per strada perché le gare hanno un peso diverso. Bisogna mantenere la media alta. Come sta la squadra è dfifficle ora da sapere, a livello di tetsa sta bene. Difficile dividere le motivazioni dalla condizione. Ritengo più importante rientrare in campionato con la testa che funziona al 100% che con le gambe che vanno al 100%.
In cosa può crescere la difesa?
Che noi si possa pensare da passare 58 gol subiti veniva fuori 18. I numeri si stannoi assestando su livelli normali. Il periodo di perdere solidità ci metterebbe in difficoltà, puoi fare 100 gol ma se ne prendi 60 non sarà mai una grande classifica. Dobbiamo riflettere e applicarci, se perdiamo solidità siamo finiti a livello di ambizione.
Da chi si aspetta un cambio di marcia rispetto alla prima parte?
Tutti i nuovi vanno a pagare qualcosa nei primi mesi, soprattutto chi viene dall’estero. Successo sempre, ho visto la difficoltà di Platini quando è arrivato in Italia. Tutti possono dare di più a livello individuale, chi è giovanissimo e può crescere esponenzialmente, chi viene da fuori. Abbiamo diverse di queste situazioni.
Il campo del Lecce non è perfetto. Ha visto lo stato dell’Olimpico?
No non ho avuto modo di vedere l’Olimpico. Mi hanno consegnato un report consistente, ma ci credo pochissimo. Se leggi i report sui campi sintetici, peccato che siano commissionati dai produttori di erba sintetica. A Via del Mare non lo so, non sembra di grandissimo livello. Ma questo è qualcosa che in Italia bisogna aspettarci sempre e comunque. Eravamo il top, ora siamo il terzo mondo. Nel giro di 20 anni è una bella impresa.
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