Per il proprietario, la Lazio non è solo una questione sportiva“. Sfogliando l’edizione di questa settimana dell’Espresso, l’occhio cade facilmente su un articolo dal titolo: “Lazio paga, Lotito incassa“. L’argomento del focus – a firma Camilla Conti – pone l’attenzione sull’ultimo bilancio trimestrale della società capitolina (datato 31 marzo e reso noto lo scorso 13 maggio). In particolare, la lente d’ingrandimento riguarda la cosiddetta voce “Rapporti con parti correlate”. In questa categoria – scrive l’Espresso – “vengono citate cinque società con cui la Lazio è in affari, tutte riconducibili a Lotito“.
Snocciolando la relazione, si entra nel particolare: “Nell’elenco ci sono i costi sostenuti nel trimestre gennaio-marzo 2014 per i servizi di vigilanza della Roma Union Security (310 mila euro) e l’assegno da 320 mila euro staccato alla Gasoltermica Laurentina, che si occupa della manutenzione del centro sportivo di Formello“.
E ancora: “Al conto si aggiungono poi 240 mila euro pagati alla Omnia Service per il servizio di mensa e i 3,30 milioni versati alla Lazio Snam Sud, l’impresa di pulizie fondata da Lotito nel 1987. Altri 360 mila euro, infine, sono finiti nelle casse della Salernitana – la seconda squadra del patron biancoceleste – per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari“, con l'”obiettivo d’impiego e valorizzazione del patrimonio sportivo soprattutto del settore giovanile“.
Un capitolo suggellato da una precisazione: tutte le transazioni in questione “sono state perfezionate a condizioni di mercato“. “Niente di irregolare, dunque – conclude l’Espresso -. Resta il fatto che la Lazio è un bel cliente per Lotito. Che alle gare d’appalto sembra preferire le società di calcio“.
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