Aria di derby nella capitale, l’incontro tra le squadre capitoline si avvicina. Giuseppe Biava, ex difensore biancoceleste ha espresso, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, le sue opinioni sulla stracittadina. Ha mostrato qualche perplessità sulla dirigenza arbitrale di Banti, che vanta precedenti del tutto negativi negli incontri con la Lazio. Domenica, saranno assenti i più anziani (Radu, Lulic e Mauri); lo spirito con cui si affronta il derby è fondamentale e l’ex difensore si augura che i più giovani tra i biancocelesti apprendano il valore e l’importanza del derby di Roma. Queste le parole del calciatore lombardo:
“Il derby va giocato per l’onore. In una stagione deludente, una bella vittoria contro la Roma potrebbe essere l’unica soddisfazione, considerando anche che significherebbe fare uno sgambetto alla Roma nella corsa al terzo posto. Bisogna crederci perchè nel calcio non esiste un risultato già scritto e spesso si può vincere un derby anche soffrendo, grazie ad un episodio positivo e queste sono le vittorie che danno più soddisfazioni”.
Arbitrerà Banti: “Se penso a lui mi viene in mente la sfida contro il Napoli, la mia espulsione, il goal negato a Brocchi e una sconfitta che ci costò la Champions. A volte riguardo vecchi derby e, spesso, in molti episodi dubbi gli arbitri hanno fischiato a favore della Roma. Io ritengo che in questo momento il migliore sia Orsato. Però non bisogna crearsi alibi, se sei superiore riesci a vincere anche con un arbitraggio sfavorevole”.
Sull’importanza del derby e sui giovani che scenderanno in campo: “Questa partita ha un valore diverso per la città e quindi verranno messi da parte tutti i pensieri sul futuro, giocatori e allenatori saranno concentrati per terminare a testa alta questa stagione deludente. La Lazio non dovrà sbagliare nulla in difesa perchè la Roma in questo momento segna contro chiunque, e poi sperare in un colpo davanti dove c’è molta qualità. Nella Lazio mancheranno diversi giocatori di carattere ed esperienza, come Radu, Lulic e Mauri, però dovranno essere bravi a far capire ai nuovi, a chi scenderà in campo, l’importanza di questa partita. Ledesma era il giocatore che sentiva di più questa partita, ha la maglia della Lazio tatuata addosso”.
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