Alessandro Calori è intervenuto questa mattina in collegamento con Lazio Style Radio, 89.3 FM:

“La sosta delle Nazionali è un problema di tutti. Moralmente l’uscita dall’Europa League è quello che può incidere di più in questo finale di campionato per la Lazio. La Lazio dovrà ritrovare le energie e le forze fisiche per affrontare questa tappa, anche per i tifosi e la piazza biancoceleste. Bisognerà mettere in piedi la formazione migliore per giocare questo derby. Nelle partite singole abbiamo visto un bel calcio, ma manca la continuità nei risultati. Adesso la concentrazione massima è tutta rivolta alla gara contro la Roma, per poi finire bene il campionato con le ultime nove partite. La spinta del derby potrebbe significare qualcosa se giocato bene”.

Sulla formazione e le scelte tattiche di mister Pioli: “Quando vengono a mancare i titolari è un problema, ma c’è anche la possibilità, da parte di chi ha giocato meno, di far vedere le proprie qualità. Bisogna cercare di mettere in condizioni migliori chi andrà in campo. Sono quelle partite dove non c’è bisogno di dire tante cose, quando ti avvicini al derby vivendo l’emotività e le emozioni dei tifosi, la spinta viene naturale. Come nei grandi incontri, quando prepari la tattica ma non c’è bisogno della preparazione motivazionale”.

Su Felipe Anderson: “Felipe Anderson ha le caratteristiche per attaccare in profondità e giocare molto di velocità. Ha potenzialità importanti ma deve trovarle dentro se stesso. Non è quello della scorsa stagione”.

Su Keita: “Keita stuzzica l’idea del centravanti, è un giocatore con molte qualità, come Candreva e Felipe Anderson sono bravi nell’uno contro uno, saltano l’uomo. Caratteristiche simili possono essere fondamentali, come prima punta è un giocatore interessante. Nasce esterno ma lavorandoci con il tempo potrebbe avere una crescita tattica che possa creargli imprevedibilità e in attacco è quello che ci vuole”.

Milinkovic-Savic, poco tempo fa il suo agente ha tessuto le lodi del giovane serbo, Calori si è espresso così sul suo conto: “Milinkovic è cresciuto tantissimo, ha ampi margini di miglioramento, come centrocampista è anomalo perché è bravo nella giocata, nella tecnica, conclusione, gioco aereo, ha profondità. Deve solo migliorare, come Cataldi. Potrebbe avere un futuro importante. Nell’arco della stagione ha trovato una collocazione ottimale, anche nell’under 21 come centrocampista di destra riesce a inserirsi benissimo”.



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