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L’ex Empoli Cappellini: “Per loro partita complicata ma bella. Era un piacere giocare a Roma…”
Nei primi anni dell’Empoli in Serie A fece parte di quel movimento calcistico azzurro che portò alla ribalta giocatori del calibro di Emilson Cribari, Tommaso Rocchi, Francesco Tavano e i primi anni di Massimo Maccarone; in quel contesto, e forse anche nel silenzio, c’era anche Massimiliano Cappellini, attaccante scuola Milan che proprio con la società rossonera esordì in massima serie a 17 anni con Arrigo Sacchi e guardò i suoi compagni alzare la Coppa dei Campioni.
Dopo tanto calcio di provincia ricoprì ruoli societari proprio nell’Empoli e quindi, da accreditato ex, conosce bene l’ambiente toscano. Ai microfoni di LazioPress l’attaccante milanese ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti sulla partita, la situazione della Lazio e il suo passato calcistico.
Che partita ti aspetti domenica?
“Una partita complicata per l’Empoli, anche se la Lazio non sta attraversando un buon periodo, ma rimane una squadra molto forte della Serie A. I toscani vengono da una vittoria molto importante che ha dato tranquillità e morale. Mi aspetto una bella partita”
Ti aspettavi l’esonero di mister Pioli?
“Purtroppo il calcio è diventato frenetico (ride, ndr), basta pensare a quello che sta succedendo a Palermo, dove siamo al nono cambio stagionale. Ormai è diventata una moda cambiare allenatore quando i risultati non arrivano. Fa parte del gioco e va accettato”
Vista da fuori quali possono essere state le cause di questa brutta stagione biancoceleste?
“Dall’esterno credo sia impossibile dare un’interpretazione corretta e non credo sia neanche giusto provarci quando non si conoscono le cose. Sicuramente il campionato dello scorso anno è stato strepitoso. In questo si erano create tante aspettative che, purtroppo, sono venute a mancare. Può succedere nel calcio di fallire una stagione”
Domenica ci sarà l’occasione tra le due società di parlare della questione Tonelli. Secondo te è pronto per il grande salto?
“Tonelli ha dimostrato in questi due anni di Serie A di essere un centrale molto forte. E’ un ragazzo seguito e richiesto da tante squadre. Quello che succederà io non lo so, però credo che sia uno di quei profili che dopo aver fatto tutta la gavetta meriti l’opportunità di confrontarsi con una piazza importante”
Ogni anno l’Empoli disputa sempre ottimi campionati. Qual è il segreto di questa società?
“L’Empoli ha una società che da diversi anni porta avanti un discorso ben preciso. E’ un ambiente che dà la possibilità a tutti di lavorare con tranquillità e serenità. Dà la possibilità a molti giovani di crescere e anche sbagliare. Credo che questa sia una caratteristica importante per una società come questa. Poi, c’è anche la bravura nel trovare nel corso degli anni giocatori validi”
Domenica nel corso della partita Palermo-Lazio sono successi fatti spiacevoli. Come si può migliorare il calcio italiano sotto questo punto di vista?
“Credo che vada fatto un lavoro profondo partendo dalle giovanili, per cercare di trasmettere valori che siano relativi solo allo sport, anche se poi tutto il mondo è paese, anche all’estero vediamo spesso questi episodi, non solo nel nostro calcio. Purtroppo fino a quando la nostra società non vedrà questo sport come una gioia e un momento di aggregazione, saremo sempre soggetti a questi episodi”
Da ex calciatore ricordi qualche aneddoto relativo alla Lazio?
“Ho avuto la fortuna di giocare contro la Lazio, nel periodo d’oro di questa squadra. Avevano una formazione incredibile, basta pensare a Mancini. Mi ricordo una partita all’Olimpico dove feci gol io, era sempre un piacere giocare a Roma, in quello stadio, c’era un’atmosfera incredibile, ora forse un po’ meno e questo è un peccato”
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