Fabio Liverani attraverso i microfoni ufficiali della società, ha parlato così della sfida di domani:
“Cosa manca? Il risultato che ti dà entusiasmo per ripartire. Lo dobbiamo cercare a tutti i costi per avere autostima, entusiasmo. La squadra ha fatto una buona partita contro una squadra forte, la strada è quella giusta. Ci manca la scintilla del risultato”.
“Tranne la Samp che si è allontanata, per il resto non cambia moltissimo. C’è bagarre, è normale che ogni vittoria dà ossigeno a chi la fa. Per questo, per noi, sarebbe importante un successo anche per il valore mentale che ci regalerebbe. Gli scontri diretti hanno un valore doppio ma i punti vanno fatti con chiunque. Sulla carta ci sono partite difficili e poi magari trovi sorprese. Giocando ogni tre giorni può succedere di tutto. Recuperi? Tachtsidis è fuori. Siamo contenti per i rientri, ma è da verificare il minutaggio di chi torna. Ci sono situazioni diverse. Dell’Orco e Deiola sono dei lungodegenti e vedremo quanto potranno giocare, Majer e Meccariello si sono allenati di più. Lapadula starà fuori dei giorni e per Rossettini è difficile dare una data di rientro. I medici non hanno delle certezze sul virus che ha contratto: rimane ricoverato in ospedale”.
SFIDA DA EX– “Io la vivo come sempre quando affronto le mie ex squadre. Nulla toglie al passato, come nulla toglie al presente. Ci saranno 90′ in cui penseremo al nostro bene. Abbiamo bisogno di punti per muovere la classifica, di fare la prestazione rispettando l’avversario, sapendo che affrontiamo la squadra che era più in forma prima del lockdown, una squadra che sta lottando per vincere lo scudetto. La mia squadra ha fatto una buona partita all’andata e abbiamo delle possibilità per crear loro problemi. Dobbiamo dare il massimo per fare punti. Veniamo tutte e due da sconfitte, tutte e due vogliamo ripartire, tutte e due vogliamo rimetterci in carreggiata. Dobbiamo guardare in casa nostra, pensare a noi e fare una partita per fare un risultato positivo. Rapporto con Inzaghi? Siamo una classe di calciatori che ha giocato insieme, ci sentiamo da tantissimi anni. Noi, Gattuso, De Zerbi, D’Aversa… Ci siamo incontrati sui campi e ora ci incontriamo da allenatori. C’è grande orgoglio per questo fatto, ma nei 90′ ognuno pensa ai propri interessi. Rimane il rapporto, ma sul campo bisogna vincere”.
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