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lotito tareL’agente di Yilmaz mi ha chiesto più 2 milioni, un’estorsione!”. Il Lotito furioso ne ha per tutti, primo della lista Ali Egesel, procuratore di Burak Yilmaz. Il mercato biancoceleste ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi laziali, l’arrivo di un attaccante di valore era considerato il minimo. E invece nulla di fatto. “Un attaccante lo volevamo ma soltanto se avesse avuto certe caratteristiche tecniche. Uno in grado di allungare la squadra, di dare velocità e mobilità all’attacco e che si potesse sposare con Klose“, spiega il patron capitolino sulle pagine del Corriere dello Sport.

E’ un Lotito versione “uno contro tutti” quello che rivela i retroscena degli ultimi giorni, delle ultime ore del calciomercato laziale. Si parte da Yilmaz, si parte dal 15 agosto: “Non l’ho cercato io, mi è stato offerto – rivela Lotito -. E’ successo il giorno di Ferragosto. A casa mia a Cortina d’Ampezzo si è presentato un intermediario. Mi ha detto: ‘Yilmaz vuole lasciare il Galatasaray ed è disponibile a venire alla Lazio’. Lo avevamo trattato un anno fa, è un giocatore forte che piaceva moltissimo a Petkovic e anche a Tare. Mi hanno detto: ‘Lo fai lo scambio con Hernanes?’. Ho chiarito subito il discorso, ho detto che il brasiliano non si sarebbe mosso, ma hanno insistito. ‘Yilmaz vuole la Lazio’. Di fronte a questa possibilità, era doveroso approfondire. E ho fatto le mie condizioni. Posso prenderlo, ho spiegato all’intermediario, se facciamo questo, questo e quest’altro. Come stipendio posso garantire 2,5 milioni di euro netti più i bonus. Se vi sta bene, andiamo avanti. Altrimenti lasciate perdere“.

Per la prima volta il presidente biancoceleste ammette l’esistenza della trattativa Yilmaz. Finora aveva negato anche l’innegabile, anche l’incontro nel suo quartier generale di Villa San Sebastiano con il ds del Galatasaray: Si è persino presentato nel mio ufficio l’ambasciatore della Turchia che mi diceva: ‘Dagli 15 milioni’. E che decidi te il prezzo? Abbiamo provato a mettere Kozak nell’operazione, poi si è andati avanti solo su basi economiche“.

Si arriva così al 2 settembre, Lotito conferma rosso di rabbia le indiscrezioni sulle commissioni richieste dall’agente di Yilmaz: Avevo trovato pure un accordo, chiamate pure il presidente del Galatasaray. Yilmaz sarebbe costato 13 milioni cash, pagamento in un’unica soluzione, più ulteriori 2 di bonus. Eravamo d’accordo su tutto, ero convinto di chiudere e poi… Mi arriva una mail di Egesel, il procuratore. Mi fa il riassunto dei bonus e dello stipendio: 2,8 netti totali a stagione. E mi chiede più di 2 milioni, il 10% del totale lordo sui cinque anni di accordo, alla firma del contratto. Così no, non ci sono stato più. E’ un’estorsione“.

Lotito è un fiume in piena, coinvolge nella querelle ogni organismo calcistico esistente:Speravamo di farcela e il mondo del calcio è condizionato dagli agenti. Ne esistono di seri, ce ne sono altri che ti ricattano. E’ colpa di un sistema da cambiare. Sto lottando per rivedere le regole in Lega. Ho telefonato a Platini. Devono agire anche Uefa e Fifa. Ricordate cosa è successo con Felipe Anderson. Ma Egesel si prenderà una denuncia. Ne riparleremo“.

Sfumato Yilmaz, la Lazio non è riuscita a mettere le mani neanche su un’alternativa. Lotito ammette di aver cercato Fabio Borini: “Era un nome preso in considerazione, perché può anche giocare da esterno offensivo. Il Liverpool non lo cedeva a titolo definitivo e ha preferito tenerlo in prestito in Premier“.

I retroscena più succulenti ritornano però quando racconta del mancato arrivo di Fabio Quagliarella. Per l’attaccante della Juventus si è mossa anche la Roma dell’ex ds biancoceleste Walter Sabatini: “Gli ho detto, ‘ mi hai fatto un dispetto?’. Quagliarella avrebbe preferito la Lazio perché avrebbe avuto maggiori possibilità di giocare. Avevo chiuso per 6 milioni con la Juve. Ma Sabatini non ha dato Borriello al Genoa e Gilardino è rimasto dov’era“.

Un pugno di mosche nelle mani biancocelesti, il sogno Yilmaz svanito. Lotito la prende con filosofia: Visto il suo carattere, comincio a pensare che sia stato meglio non prenderlo Yilmaz. E poi, dietro a Klose e Floccari, ci sono Keita e Perea. Non trascurateli. La squadra, che nella passata stagione ha giocato con il 4-1-4-1, è stata costruita con certe prerogative. Ora abbiamo due giocatori per ogni ruolo“. Echi di favole in cui protagoniste erano volpi e grappoli d’uva. Ma il classicista Lotito non sarà d’accordo.

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