Lazio-Napoli serie AReja e Candreva, due delle tematiche più importanti in casa biancoceleste. Stamani il presidente Claudio Lotito, intercettato dai cronisti a margine alla presentazione del libro ‘Il calcio conta” presso il Circolo del Tennis del Foro Italico, ha voluto chiarire la situazione in casa Lazio del tecnico, sempre più vicino all’addio. “Entro la metà di giugno troveremo la soluzione. Bisogna ponderare i pro e i contro, non fare scelte avventate. In base a quelle che saranno le mie convinzioni e quelle del mio staff faremo le dovute scelte che dovranno essere funzionali al progetto Lazio”. 

Situazione ancora tutta da definire quella di Reja a differenza di quella legata all’esterno romano. A giudicare dalle parole del numero uno biancoceleste, infatti, la svolta sembra dietro l’angolo.“Candreva non è mai stato messo in discussione. L’accordo con l’Udinese? Lo vedrete tra qualche giorno quando sarà formalizzato”. 

Poi sul delicato rapporto con i tifosi: Non ho incontri in programma, perché la tifoseria non è una controparte. Io ho messo in atto un’azione volta a far capire alle persone che io vorrei, oltre ad aver risanato la società, entrare nel cuore dei tifosi. Questo è un mio obbligo, un mio dovere. Spero di riuscire a farlo. Troppo spesso il tifoso appassionato non riesce a valutare in modo razionale, perché certe situazioni le vede solo con il cuore. Questa è una visione ormai superata, di un vecchio modo di fare calcio del patron che trent’anni fa metteva le proprie risorse per fare un calcio diverso. Oggi questo non è più sostenibile”

C’è spazio anche per una riflessione sul futuro del calcio italiano.“Serie A? Io sono per le 18 squadre, 18 in B e due gironi di Lega Pro perché questo consente l’autosostenibilità e di poter portare livellamento in alto”

LALAZIOSIAMONOI



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