LOTITO PETKOVICOggi si decide? Forse. La battaglia tra Lotito e Petkovic, dopo la pausa delle festività, può ricominciare. Il campanello suona, il ring li aspetta e il pubblico intorno è agitato e desideroso di vedere, capire. Il Natale non ha placato gli animi del patron biancoceleste, è servito solo per pensare alla tattica più che alla soluzione. Risoluzione contrattuale per giusta causa, denuncia per violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva (principi di lealtà, correttezza e probità), doppia richiesta di risarcimento danni. Queste le accuse riportate nell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Ha in mano il pallino del gioco, davanti Petkovic può solo attendere e meditare le sue dimissioni. Le dimissioni appunto, l’unica mossa che potrebbe evitare tribunali e avvocati. Ballano circa 600.000 da liquidare da qui a giugno per lui e tutto il suo staff. La società non ci sta. Il primo passo? Il licenziamento per giusta causa, per fare forza sul fattore della slealtà. Petko ha sempre negato rapporti con l’associazione svizzera, non chiarendo la sua posizione con la Lazio sin dagli inizi e costringendo il numero uno biancoceleste a leggere le notizie sul suo allenatore sui giornali. C’è da denunciare la scorrettezza dell’Asf, che ha trovato l’accordo con l’allenatore bosniaco“sotto banco”. Poi il giallo: la Lazio non è certa che lui abbia firmato lunedì scorso quando è stata pubblicata la nota ufficiale, ma potrebbe averlo fatto il 16 dicembre, dopo Lazio-Livorno e prima di Verona-Lazio. Due partite che erano importantissime. L’ultima nota prima della battaglia? A differenza dei giocatori con il contratto a termine, non ci sono regole che consentono o meno ad un allenatore in scadenza di firmare con un altro club o nazionale che sia.

LA SOLUZIONE – Reja ci sei? Tocca a te! Dopo il febbraio 2010, quando iniziò la sua avventura alla Lazio sono passati 3 anni. Ora è pronto a riprendersi una squadra in frantumi. C’è il bisogno di ripartire in campionato e c’è da onorare una competizione europea. Niente appare perduto. Edy si è ritrovato in pole, dopo il no del Trap e con uno Yakin forse pronto per giugno. La soluzione del traghettatore è quella più valida: un contratto fino alla prossima estate con l’augurio di vedere una Lazio in alto. L’ambiente è caldo, Reja aspetta solo di venire a Roma e prendere in mano la situazione. Servono mani e braccia esperte come le sue. Ci siamo.

LALAZIOSIAMONOI



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900