Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è stato l’ospite d’onore del corso da Team Manager organizzato dall’Associazione Sportiva Luiss Guido Carli, dove ha condiviso la sua lunga esperienza nel mondo del calcio e la sua visione sulla gestione sportiva. Le sue dichiarazioni hanno toccato diversi temi, dalla situazione economica del calcio italiano alla sua ventennale presidenza alla guida della Lazio.
Lotito contro le spese folli: “Molte squadre non avrebbero i requisiti”
Lotito ha iniziato il suo intervento criticando la gestione finanziaria di molte società calcistiche: “Tutte queste società, che spendono e spandono, sono sostenute da fondi, ma non hanno un equilibrio economico… Tante squadre oggi che militano in Serie A non avevano i requisiti per iscriversi al campionato”.
Vent’anni di Lazio senza stipendio: “Sono il presidente più longevo”
Il presidente biancoceleste ha poi sottolineato il suo impegno personale verso la Lazio: “Io sono presidente da 19 anni e non ho mai percepito nemmeno lo stipendio… Non sono un presidente osannato, ma sono il più longevo, vent’anni“.
Le riforme di Lotito: Goal Line Technology e la battaglia per il VAR
Lotito ha rivendicato il suo ruolo nell’introduzione di importanti innovazioni nel calcio: “Io ho fatto tante riforme che hanno portato grandi benefici, come la Goal Line Technology. L’ho inventata io… Per il VAR ho fatto una guerra in consiglio federale”. Si è detto favorevole alla trasparenza nella comunicazione tra arbitro e VAR e all’introduzione del VAR a chiamata.
Critiche al sistema calcio e il “paradosso” dell’Academy
Lotito ha espresso dure critiche sulle attuali normative finanziarie e sulla gestione di alcune società: “Se tu spendi per patrimonializzare riduci la cassa e ti si abbassa l’indice di liquidità… Io ora sto costruendo l’Academy, e mica con i mutui ma con i soldi miei. Il paradosso è che l’indice di liquidità con società con debiti di 600/700 milioni”.
Il rimpianto Salernitana e le “follie” del calcio moderno
Infine, Lotito ha ricordato la sua esperienza con la Salernitana e ha criticato alcune scelte del calcio moderno, come le seconde squadre e il professionismo nel calcio femminile: “Ho comprato la Salernitana in Eccellenza… e mi hanno obbligato a svendere la società… Così come aver portato il calcio femminile nel professionismo perché non ci sono ricavi, è una follia”.

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