Impegni, scadenze, trattative da portare a termine. Quella di Claudio Lotito è una vita frenetica, vissuta sempre di corsa. Ma il presidente, tra un pranzo di lavoro ed una riunione a Villa San Sebastiano, ha trovato anche il modo di fare visita a Memehir Girma, un prete cattolico ortodosso. Sui forum si è scatenata la polemica, le foto hanno fatto il giro del web e Il Fatto Quotidiano, nell’edizione odierna, propone una lunga intervista al numero uno biancoceleste in cui viene affrontato l’argomento “santone” e non solo: “Lo sa meglio di me, è Photoshop”, esordisce il patron.
Ma presidente, ci sono più foto da angolazioni diverse…
D’accordo, c’è stato un incontro. Ma non sono io che sono andato alla Garbatella, non so manco ‘ndo sta, la Garbatella.
Quindi l’ha incontrato il santone?
Ma quale santone? Mi hanno presentato quest’uomo, un prete cattolico ortodosso etiope. È stato ricevuto pure dal Papa. Ma che ne sa, lei? Lei non saprà nemmeno la differenza tra Chiesa romana e Chiesa ortodossa. (Dopo una rapida ricerca su Google, “il prete ortodosso ricevuto dal Papa” sembrerebbe una sorta di guaritore. Capace, tra le altre cose, di restituire la vista “grazie al vero potere dell’acqua santa” a una persona cieca da 19 anni, ndr)
Quindi niente malocchio? Se è falso, perché non querela?
Ma io non devo querelare. Raglio d’asino non arriva al cielo. Io conosco tutti. Mi chiamano 500 mila persone. Conosco il mondo della Chiesa. Perché non venite a fotografarmi quando vado a messa? Mi hanno presentato quest’uomo. Non è un fatto segreto: era una raccolta fondi, vogliono fa ‘na chiesa.
Falsità messe in giro dai tifosi laziali che le fanno la guerra?
Non confonda i tifosi con queste persone, che sono una minoranza. Qualsiasi cosa faccia, viene osteggiata comunque. Sono riusciti a scrivere che ho venduto Candreva alla Juventus! Cioè: io faccio un comunicato ufficiale per dire che ho ricevuto Andrea Agnelli, smentisco che abbiamo parlato di mercato e che esce fuori? Che abbiamo venduto Candreva…
Forse perché Candreva ha detto che vuole andare via…
Ma c’ha un contratto, tra quattro anni ne riparliamo…
Ha chiesto a Renzi di abbassare le tasse alle società di calcio?
Ho scritto un’altra cosa, c’è un comunicato: siccome il calcio è un’industria che produce più di tutti in termini di ricavi, in certe tematiche c’è bisogno di defiscalizzazione da parte dell’erario.
Scusi?
Bisogna verificare, laddove si impiegano giovani italiani, la possibilità di un impiego di risorse fiscali più basso.
Ah. Quindi meno tasse…
Le faccio un discorso pratico, parlando di cose serie. Lo Stato deve far pagare le tasse a chi non le paga. Oggi ho fatto un altro comunicato, forse lei non lo sa.
Che dice?
Aspetti che le leggo: “Negli ultimi anni le delusioni provenienti dalla politica sono state innumerevoli e la fiducia con i cittadini è andata assottigliandosi”.
È un messaggio alle Camere?
Aspetti. Continua così: “Con una disoccupazione ai livelli più alti mai registrati nella storia economica italiana è necessario che il governo e le forze parlamentari tornino ad assumere il ruolo di garanti”.
Benissimo, ma la Lazio che c’azzecca? (Continua a leggere, ndr)
“Lo sport ce lo insegna: merito, abnegazione, lealtà, coerenza sono valori su cui si fonda il buon funzionamento di una squadra”.
Le avevo chiesto delle tasse…
Ma non capisce che la politica ha le stesse regole del sistema calcio? Servono riforme. E non si fanno mica da sole.
LALAZIOSIAMONOI
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