Roma – Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha ricevuto oggi il premio “Vita da Leader” durante un evento organizzato presso l’hotel Sheraton dal mental coach sportivo Sandro Corapi. A margine della cerimonia, Lotito ha rilasciato dichiarazioni su diversi temi, dalla politica allo sport, con particolare attenzione al suo ruolo di guida della Lazio.
Le parole di Lotito: “Noi siamo ciò che rappresentiamo”
Durante il suo intervento, Lotito ha riflettuto sul significato di leadership e sul rapporto tra apparenza e sostanza:
“Se mi fa più piacere essere chiamato presidente o senatore? Io mi chiamo Claudio Lotito. Come diceva Kant, la persona non ha bisogno di sovrastrutture. La vita è come un film: il 90% sono spettatori, il 7% comparse, e il 3% protagonisti. I veri protagonisti trovano soddisfazione nel lavorare per la collettività.”
Il ruolo del calcio e la responsabilità sociale
Lotito ha anche sottolineato come lo sport debba andare oltre i risultati economici e sportivi:
“Il calcio deve essere al servizio della gente. Quando sono diventato presidente, potevo lasciare che la Lazio fallisse, ma ho deciso di salvarla e assumermi i debiti per rispetto della sua storia. Lo sport può dare entusiasmo e speranza a chi affronta difficoltà nella vita quotidiana.”
Sulle critiche e il percorso della Lazio
Il presidente ha affrontato anche il tema delle accuse di razzismo verso la Lazio:
“Dicevano che la Lazio fosse razzista, ma oggi mi sembra tutto tranne che razzista. A me interessa che lo sport dia messaggi positivi. La Lazio è sempre stata una società con valori morali importanti, e ho deciso di preservarne la storia.”
Politica e leadership nel calcio
Lotito ha raccontato i suoi primi passi nel mondo del calcio e i rapporti con figure storiche del sistema:
“Quando sono arrivato in Lega, dissi a Galliani che doveva essere lui il presidente per la sua esperienza. Zamparini mi chiese come facessi a decidere subito, e io risposi che per capire le cose a volte basta un minuto. Ho sempre creduto che la conoscenza sia fondamentale per costruire il proprio destino.”
Lotito sul futuro: “Sono custode della Lazio”
In chiusura, Lotito ha ribadito il suo impegno per la Lazio:
“Giuridicamente sono il proprietario della Lazio, ma in realtà mi sento custode di un patrimonio storico e sportivo. Tra tutte le esperienze che ho fatto, questa è la più complicata. Il calcio è un gioco di squadra, e il segreto è sempre creare un gruppo unito con un solo obiettivo: tutti per uno e uno per tutti.”
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