Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni del Messaggero parlando della contestazione biancoceleste. Mancano pochi giorni e saranno 20 anni di presidenza della Lazio:
“Vogliono costringermi a vendere la società, ma io non ci penso proprio. Non mollo”.
Lotito ha anche dichiarato la sua volontà di riuscire a raggiungere il ritiro cadorino: “Non vengo per evitare insulti e fischi? No, io ci ho messo sempre la faccia”. Ha aggiunto poi che se non dovesse farcela sarebbe soltanto per gli impegni relativi alle aziende, al suo ruolo politico e al calciomercato biancoceleste.
Nelle sue dichiaraioni, ha inoltre ribadito quanto detto da Baroni nella conferenza stampa e di aver speso quasi 50 milioni di euro per i nuovi acquisti compreso Nuno Tavares. Quest’ultimo è considerato dal presidente, un acquisto dove avrebbe messo al muro molte società vincendo “l’asta” per chi se lo aggiudicasse.
Lotito è tornato anche sull’incontro andato in scena in comune con il sindaco Gualtieri sul Flaminio, sul parere positivo dei Beni Culturali sulla costruzione dell’Academy e il prossimo inizio dei lavori per la costruzione di una scuola, uno studentato, una chiesa, tre campi a 11, tre da calcetto e due a 8. Infine un plauso al lavoro del dg Enrico Lotito e del ds Fabiani su Women e settore giovanile, aggiungendo che il figlio partirà con la Primavera, impegnata in un torneo in Messico e che della spedizione farà parte Munoz, classe 2005 appena prelevato dal Barcellona.
fonte: lalaziosiamonoi
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